-
Mio cognato
Data: 16/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked, Fonte: Annunci69
... folta peluria. I muscoli tesi mentre si lavava la testa, girato di tre quarti lo facevano assomigliare ad un lottatore da olimpiade greca antica, dove gli atleti gareggiavano nudi. Pensai subito che fortunata fosse mia cognata ad avere quel toro muscoloso e pelosissimo a fianco tutte le notti e la immaginai gridare sotto i possenti colpi di cazzo del marito finendo quindi per completare la mia erezione. - "Ok io ho finito, vieni tu?" disse improvvisamente facendomi trasalire e cadere di mano l'asciugamani; lo raccolsi fulmineo sperando che Bruno non si fosse accorto che ero a cazzo duro, arrivando alla doccia con il viso color rosso fuoco dall'imbarazzo e mi trovai davanti a lui a pochissimi centimetri. Alzai lo sguardo un istante, il tempo di incontrare i suoi occhi furbetti e le sue labbra carnose disegnate in un accenno di sorriso sornione. Rimanemmo cosi per qualche istante e nel muoverci in direzioni opposte ebbi la sensazione che i nostri membri si sfiorassero ma non potei giurarlo. Durante tutta la mia doccia non feci che pensare a quel corpo e quel cazzo cercando di tenere a bada altre erezioni non gradite, con scarso successo. Una volta finito mi catapultai fuori girato di schiena alla porta cosi da non farmi vedere a cazzo dritto e asciugandomi in fretta, cercai di pensare a cose orrende per farlo sgonfiare. - "Luca, vieni di qua si sta troppo bene" mi chiamo' con il suo vocione e come passai la porta della stanza rimasi impietrito: mio cognato ...
... Bruno era disteso a terra sul materazzo del letto, completamente nudo e ancora un po' bagnato. Il braccio sinistro dietro la testa e quello destro sdraiato sull'altra meta' del materasso dove colpendo delicatamente con la mano mi faceva segno di sdraiarmi al suo fianco. Ma i miei occhi si posarono sul suo cazzone mollemente adagiato sulla sua coscia; egli, girando il volto verso di me sorrise e mi invitò ancora più caldamente: - "Dai, distenditi anche tu, prendiamoci una mezzoreta di pausa, ce la meritiamo, no?" disse con tono pacato e non mi feci pregare oltre, sdraiandomi al suo fianco. Il rumore sordo del ventilatore a soffitto era l'unico suono nella stanza, dove ogni tanto arrivavano gli echi del traffico lontano; l'aria benchè calda smossa dalla pale dava un ristoratore refrigerio ai nostri corpi bagnati. Girai il volto verso Bruno: non riuscivo nemmeno a deglutire dall'eccitazione di essere nudo li con lui e mi godevo ogni centimetro di quel meraviglioso corpo. Lui ad occhi chiusi, respirava in modo lento e cadenzato: il suo petto villoso saliva e scendeva con un movimento regolare tanto che pensai si fosse addormentato. Improvvisamente la sua mano pelosa scese verso il suo cazzone e una volta impugnato cominciò a massaggiarlo piano. Viste le dimensioni già incredibili pensai fosse barzotto; ad occhi sbarrati guardavo le sue dita passare lungo l'asta e soffermarsi sulla cappelona bagnata ora anche di liquido prostatico, indugiando sull'attaccatura del filetto. ...