L'asta - Racconti Erotici

L'asta

... guepiere nera che le contornava il suo busto stretto alla perfezione.

Damiano fece per aprire bocca, ma lei lo fulminò con uno sguardo che non ammetteva repliche , lasciandogli intendere che adesso toccava a lei giocare la sua partita. Damiano soffocò la sua gelosia e le sorrise, permettendole di continuare più rilassata.

I commenti tra gli ospiti erano esplosi in un frastuono di stupore, nessuno si aspettava un simile colpo di teatro.

- Avanti signori non fate i timidi- disse Marta cominciando a passeggiare lentamente vicino ai suoi ospiti – sappiamo tutti quanto avete desiderato mettere le mani su questo lotto! Per passare due ore con me nella mia stanza da letto, mentre mio marito resta qui a intrattenere gli sconfitti, la base d'asta è 500 euro.

Tamara comincia a succhiare i cazzi di questi signori così li aiuti a concentrarsi.

Tamara ubbidiente si avvicinò all'ospite più vicino e cominciò a succhiargli il cazzo che aveva già estratto dai pantaloni mentre con la mano libera masturbava un altro.

- Avremo accesso ad ogni canale? -chiese uno dei giapponesi .

- Ma certo , ovviamente avrete il totale accesso al lotto.- rispose Marta ancheggiando volutamente vicino al viso di uno degli ospiti

- 600! - disse uno degli italiani.

- Bene, abbiamo una prima offerta dal signor Contini, che sembra molto interessato..disse Marta sedendoglisi in braccio e cacciandoli la lingua in bocca senza ritegno.

- 700!- entrò in gioco l'americano

- Mister Jhonson ...

... apprezza le opere italiane- esclamò Marta alzandosi e andando verso di lui. Estrasse i suoi floridi seni dalla guepiere e permise all'americano di tuffarglisi in mezzo per qualche secondo-

- 1000! disse uno dei giapponesi , creando silenzio nella stanza.

Marta si alzò dalle gambe dell'americano e si diresse felina verso il nuovo offerente.

-Oh Takeshi San, lei è sempre così deciso quando vuole una cosa...- e cominciò a strofinargli oscenamente il sedere sul viso.

- E' possibile dare una controllata alla solidità del lotto?- chiese un altro degli italiani.

- Ma certo signor Morgante – disse Marta con una punta di fastidio- lei è sempre come San Tommaso, chi vuole può verificare con mano.

Il signor Morgante si alzò dal divano insieme ad altri tre che cominciarono a palpare Marta avidamente, tastandole seno e sedere e annusandole la pelle di velluto.

- 1500! -disse Morgante.

-Bene il signore sembra soddisfatto di quello che ha sentito..- sorrise lasciva afferrandogli saldamente il cazzo.

- 1500 e uno..1500 e due..

- 10000!- la voce di Sergej il russo, arrivò attraverso la nuvola di fumo del sigaro che si era appena acceso.

Anche Marta ebbe un sussulto, sentendo rivoli di piacere scenderle lungo le cosce per la lusinga che era nascosta dietro quell'offerta.

- Il mio amato signor Sergej sembra volere ad ogni costo questo lotto..10000 e uno...10000 e due..10000 e tre, aggiudicato al nostro amico di Mosca!

Sergej si alzò e si diresse verso Marta ...