Il corso (Quarto capitolo)
Data: 18/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Alba17
E' di nuovo sabato. Siamo di nuovo qui, tutte quante in palestra. Fatalità, anche io oggi sono in anticipo, forse per la prima volta in vita mia... c'è chi parla, chi ascolta, chi ride e scherza. Io, invece, sono assorta nei miei pensieri. La domanda che più mi preme e non mi lascia serena è "cosa succederà questa volta?". Lo vedo arrivare. Ci saluta. Mi guarda facendomi l'occhiolino, accenno un sorriso. Senza tante cerimonie ci dice: "oggi dobbiamo leggere". E ok, che lettura sia. Con sé ha una borsa dalla quale tira fuori i pezzi e li distribuisce ad ognuna di noi. Guardo il mio. E' preso da un libro di Oscar Wilde: Il compleanno d'Infanta. Non lo conoscevo. Parla di questa principessa nel giorno del suo compleanno. La sua passeggiata nel giardino reale, i fiori, la giornata calda, le lucertole, i tulipani, i limoni, i melograni che hanno aperto il cuore rosso per farsi baciare dal sole, le farfalle che volano, le rose con i loro profumi. E' una fiaba. Adoro le fiabe, anche se ormai è da anni che nessuno me le racconta. Una volta distribuiti i fogli, ci dice: "adesso leggete a voce alta e cercate la voce più adatta, quella che vi soddisfa in pieno. Una volta trovata, non lasciatela più andare". Ci mettiamo a leggere camminando in direzioni diverse, leggendo ognuna per conto proprio a voce alta. Se qualcuno ci avesse viste da fuori, si sarebbe chiesto come facessimo a concentrarci con quel caos. Invece, per noi era tutto così normale, ed eravamo così concentrate che nulla ...
... avrebbe tolto l'attenzione da quello che stavamo facendo. Lui interveniva con i suoi soliti consigli, suggerimenti, approvazioni. Mi venne vicino. Mi misi sull'attenti per evitare spiacevoli sorprese. Invece lui ascoltò un attimo. "Mantieni questa voce" mi disse allontanandosi per andare dalle altre. Dopo mezz'ora ci fermò. "Adesso cominciamo" disse. Respirai a fondo per scacciare l'ansia. Inspirai. "Alba, va sul palco. Comincia a leggere tu per prima". Respiro, inspiro. Ora sono pronta, credo di essere pronta. Comincio, in apparenza tranquilla. Mi ferma con un: "no, così non va!". Lo guardo per capire che diavolo c'è che non vada in una semplice lettura. "Dimmi dove vedi quello che stai leggendo. Dimmi, che giornata è?". Io: "E' una calda e soleggiata giornata di primavera". "Bene! E tu come stai? Com'è il tuo stato d'animo?". "Sto bene! Tra poco è il mio compleanno e non vedo l'ora di vedere quello che mio papà ha preparato per me. Di scartare tanti regali". "Lascia stare i regali - mi interruppe facendomi sentire infantile - Parlami del giardino. Dimmi, dove sono le lucertole?". Era pieno inverno quando facemmo il corso, ma in quel momento le lucertole apparirono vive dalle fessure dei muri della palestra mentre prendevano sole. Le indicai. "Bene! Ora vai avanti. Parlami dei limoni, dove li vedi? Come sono?". "Gialli. Hanno chinato la testa per la timidezza". "Ok. Vai avanti. Cosa c'è dopo?". "I tulipani". "Come sono? Dove?". "Belli, variopinti. Sono qui! - e indicai con il ...