1. Camilla, escort navigata


    Data: 05/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Andy Betta, Fonte: EroticiRacconti

    ... sembrava, stava baciando un’altra ragazza (lui ha poi sempre negato, ma a me sembrava proprio così), in preda alla gelosia non gli dissi nulla, mi lamentai con i miei compagni che mi portarono via e cominciarono a darmi ragione quando dicevo che il mio ragazzo era un bastardo e che avrei dovuto fargliela pagare. Eravamo in giardino, appartati dietro una siepe a godere il fresco tentando di mandare via i fumi dell’alcool, quando con una mano scesi sulla patta di uno dei miei due soccorritori, trovandola dura. “Mmmm cosa abbiamo qui?” Ero veramente ubriaca e la rabbia per aver visto il mio ragazzo baciare un’altra mi spingeva pericolosamente oltre i limiti delle sane inibizioni. I due non si fecero certo scappare l’occasione (sono anche sempre stata una bella ragazza!) e senza accorgermente mi ritrovai un cazzo in una mano ed uno nell’altra mentre i due mi baciavano in bocca, sul collo e mi palpeggiavano le tette. Presi io l’iniziativa e mi misi in ginocchio a spompinarli uno dopo l’altro, alternando i cazzi. Davo del mio meglio, stavo pregustando la doppia esplosione di sperma quando sentii un grido. Era quella pettegola della padrona di casa che ci aveva visto. Non feci in tempo a dire nulla che lei era sparita, ma ovviamente nel giro di pochi minuti lo sapeva tutta la festa, il mio ragazzo si infuriò e io tornai a casa umiliata, lasciata, col pensiero di essere ormai la troia della classe. E così fu. Da quel giorno e fino a fine liceo io ero ormai bollata come “la ...
    ... pompinara”, le mie amiche mi cominciarono a tenere a distanza, il mio ragazzo mi lasciò definitivamente e non cominciai nessuna altra relazione stabile. Ma quanti mi mandavano magari un messaggino con inviti al cinema, a cena, a fare un giro, tutti brevi appuntamenti che finivano sempre con sane e liberatorie scopate. Mi concedevo senza troppi limiti, se tutti mi consideravano una troia e a me piaceva fare sesso perché non approfittarne? L’unico accorgimento era non far andare nulla sui social network o far tantomeno sapere qualcosa a quei bacchettoni retrogradi dei miei genitori. Così finii il liceo, ma quando mi trasferii a Bologna per l’università decisi di cambiare vita. O meglio, non volevo rinunciare al sesso, ma visto che andavo in una nuova città a studiare e mi sarei fatta nuovi amici ed amiche non volevo portarmi dietro la nomea di zoccola che avevo al liceo. Certo: non parlo di rinunciare al sesso, quello me lo godrò per tutta la vita, parlo di essere considerata una ragazza come tante, trovarmi un bel fidanzato stabile e godermi la vita. Ed eccomi qua nella città nuova. Il ragazzo lo trovai molto facilmente, anzi ne cambiai tre nel giro di un anno. Non facevo sesso occasionale, prima pretendevo la classica tripla uscita: nella prima slo corteggiamento ed un bacio timido ai saluti, nella seconda baci e palpeggiamenti, alla terza vieni tu a casa mia o vengo io a casa tua. Continuavo a masturbarmi molto spesso, comprai anche un bel dildo, poi uno ancora più grande, mi piaceva ...
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