1. L'amor profano


    Data: 18/07/2021, Categorie: Trans Autore: singlebsx58roma, Fonte: Annunci69

    ... PC in ufficio, ma nei cartelloni pubblicitari per le strade, in televisione, e…. durante la notte veniva a svegliarmi con la sua bocca sorridente.
    
    E poi….. avevo solo sentito la parola “trans”, non l’avevo mai vista. Vederla ora, racchiudere in un corpo di carne ed ossa, le due essenze quella femminile e quella maschile, mi aveva messo addosso una curiosità superiore a quella dei neonati.
    
    Erano passati più di 25 anni dalle esperienze omo con Vittorio durante il militare. Tornato a vita civile, conobbi quella che poi diventò mia moglie e ripresi la vita etero.
    
    Tornai dopo qualche giorno sul viale dell’amore profano. Fu contenta di rivedermi, ed ancor più quando le dissi che avrei pagato anche più della sua tariffa per “fare l’amore con lei”, ma non per scoparla dietro quegli squallidi anfratti cespugliosi lungo la strada.
    
    Casa sua od un hotel avrebbero dovuto accogliere le nostre anime ed i nostri corpi. Lei non batté ciglio e dandomi il suo l’indirizzo ed il numero telefonico mi disse “Se vuoi fare l’amore con me non mi devi pagare, basta qualche pastarella, e magari del Vin Santo che mi piace molto”.
    
    Cinque rose rosse, un vassoio di pastarelle e una bottiglia di Vin Santo fecero illuminare il suo viso quando, qualche giorno dopo, mi presentai un pomeriggio a casa sua ed ella venne ad aprire.
    
    “Che gentleman! grazie” disse sorridendo, “E’ un misero omaggio alla tua immensa bellezza” fu la prima risposta che mi venne in mente.
    
    Mi fece accomodare ...
    ... mettendomi a mio agio.
    
    “Cosa vuoi bere?” mi chiese mentre mi faceva accomodare sul divano. “Quello che tu vuoi” fu la mia risposta.
    
    “Beh visto che hai portato il Vin Santo e le pastarelle direi di aprirlo subito”.
    
    “Apri il vassoio delle pastarelle” disse mentre ella prendeva l’apribottiglia.
    
    Ci accomodammo sul divano, uno accanto all’altra, prendemmo i bicchieri per brindare alla nostra salute. I visi erano vicinissimi, uno di fronte l’altra, gli occhi si guardavano profondamente. In quel momento era il silenzio che parlava per noi.
    
    Poi trovammo il contatto delle labbra. Si appiccicarono, le bocche si spalancarono e infine la sua vera intimità mi donò quando le lingue si cercarono furiosamente. Si scontrarono, si avvolsero, si staccarono, di nuovo si ripresero.
    
    Non so quanto tempo passammo a baciarci.
    
    La musica in sottofondo, il bicchiere di Vin Santo, fecero da passe-partout per introdurci nel regno dei sensi. E mai regno fu più bello di quello in cui lei mi introdusse.
    
    Mani esperte pian piano mi denudarono, mi accarezzarono. Ero pronto a scoprire e accettare la sorpresa tra le sue gambe.
    
    Il fuoco della passione ci stava divorando avvolgendoci tra le sue fiamme. Io dentro di lei, lei dentro di me. Non c’era distinzione, c’era solo rispetto, dedizione, passione. Furono carezze e baci. Dolore e piacere. Eravamo un solo corpo, una sola anima.
    
    Infine fu liberazione, che partendo dalla base della spina dorsale si concluse esplodendo nelle nostre ...