1. Il mio primo brivido fu con alberto: come persi la verginità grazie al mio miglior amico


    Data: 21/07/2021, Categorie: Trans Autore: sweetaki69, Fonte: Annunci69

    ... poi essere lasciata e fu in quel periodo che cominciai ad avere il desiderio sempre più forte di vedermi femmina, bella e desiderata.
    
    Cominciai a frugare nei cassetti che mia mamma dedicava alla biancheria. Era una bella donna di circa 37 anni in quel periodo; era magra ed elegante quindi tra i suoi completi intimi si poteva trovare sempre qualcosa di nuovo e sexy.
    
    Appena era possibile indossavo mutandine da donna, reggiseni e calze velate guardandomi con soddisfazione allo specchio e trovandomi sempre più a mio agio in quei panni.
    
    Spesso mi masturbavo sentendomi ragazza, immaginando che Alberto mi desiderasse e fosse lui, in quei momenti, a farmi godere.
    
    Cominciavo anche ad avere il desiderio di calzare scarpe con tacchi alti ma mia mamma aveva il 35 ed io il 40 e mezzo.
    
    Di lì a breve però realizzai che mia zia portava il 41, abitava nel mio stesso condominio e lavorava dal mattino fino alle 18:30.
    
    Denunciai a mia mamma il disagio di dover studiare con una sorella più piccola per casa che spesso mi distraeva e chiesi, ottenendo, di poter studiare tutto il pomeriggio a casa di mia zia.
    
    Le mie giornate contenevano quasi sempre un momento di sesso al femminile: avevo scoperto che mia zia possedeva alcuni completini che mi facevano sentire sexy, un vasto campionario di calze velate e, anche se calzava quasi sempre scarpe basse, aveva in casa ben due paia di scarpe con tacco alto di cui uno molto intrigante.
    
    Non avevo una camminata sinuosa ma ...
    ... riuscivo comunque a muovermi bene su quei trampoli ed avere un aspetto ancora più femminile.
    
    Ogni tanto mi truccavo un po’ gli occhi e la bocca ed in quelle occasioni m’immaginavo anche un po’ puttana.
    
    Alberto era sempre il mio pensiero anche se avevo una vita insospettabile ed un discreto successo con le ragazze che continuavano a piacermi ma che in alcuni casi ispiravano in me paragoni ed invidie involontarie.
    
    Ero bisessuale e mi piaceva travestirmi: volevo essere maschio con le ragazze e femmina per Alberto e solo per lui, gli altri ragazzi non mi piacevano.
    
    Presi coscienza del fatto e decisi d’invitarlo a fare i compiti insieme a me a casa di mia zia.
    
    Lui mi disse che avrebbe gradito un aiuto da parte mia perché aveva difficoltà in matematica ed accetto’.
    
    Avrei voluto riceverlo vestito da donna e saltargli addosso ma non lo feci; ci sedemmo uno in fianco all’altro e cominciai ad aiutarlo nei compiti.
    
    Di lì a breve, dapprima in modo superficiale poi con insistenza, cominciai a pensare a quella volta; mi avvicinai a lui, allungai la mano in mezzo alle sue gambe e cominciai ad accarezzarlo attraverso i pantaloni.
    
    Alberto non disse una parola, subito sentii la sua eccitazione sotto le mie dita, gli sbottonai i pantaloni, infilai la mano e cominciai a masturbarlo sentendo pulsare il suo pene per il movimento divenuto ormai sicuro ed esperto.
    
    Ogni tanto cercava d’infilare la mano nei miei pantaloni ma la mia iniziativa rendeva confusi i suoi ...