1. Sedotta e munta


    Data: 22/07/2021, Categorie: Lesbo Autore: nippyslurp92, Fonte: Annunci69

    ... contare la sensazione di essermi pisciata addosso quando mi vengono dentro. In ogni caso non mi sono mai lamentata a causa del mio carattere insicuro e taciturno: quando mi sentivo più intraprendente provavo a prendere le mani del mio uomo e a metterle sulle tette o ad avvicinare il mio seno alla sua bocca, ma l’attenzione che ricevevo era sempre troppo breve e mi ritrovavo sempre con una cazzo tra le poppe o nella figa. Mi ero da tempo rassegnata a non provare quella goduria di cui tutti parlavano riguardo al sesso e non potevo certo chiedere al mio ipotetico fidanzato di non penetrarmi: quando vuoi un uomo nella tua vita, si sa, devi fare dei compromessi con te stessa.
    
    Per tutte queste ragioni ho sempre cercato di non farmi troppi problemi riguardo alla mia vita sessuale. Quando mi masturbo, raramente mi tocco la figa: no, le mie mani corrono sempre a palpeggiare e stuzzicare le mie grosse tette, titillando i capezzoli e grattandoli delicatamente con le unghie per farli indurire. Mi piace toccarmi il seno quando sono triste o annoiata e andava tutto normalmente, fino a una sera.
    
    Mi stavo toccando le tette mentre ero accoccolata sul divano davanti alla tv quando ho sentito qualcosa bagnarmi le dita: guardando mi sono accorta che delle piccole goccioline bianche si erano formate sui capezzoli, come se uscissero da dei forellini. Un po’ spaventata mi misi a sedere: le mie tettone penzolavano sul mio petto, provai a strizzare un capezzolo e sussultai quando un piccolo ...
    ... getto dello stesso liquido bianco schizzò fuori, bagnandomi leggermente i pantaloni della tuta. Che stava succedendo? Immediatamente mi prese i panico: ero incinta?! Mi tranquillizzai ricordandomi che era da mesi che ero single e che quindi non facevo sesso – non sono mai stata una da rapporti occasionali. Tuttavia accesi il mio portatile e inviai subito una mail alla mia ginecologa per fissare una visita (sono sempre stata molto apprensiva per quanto riguarda la salute). Pochi giorni dopo mi recai dalla dottoressa, una donna molto materna che aveva in cura anche mia madre e mia sorella, e dopo una visita meticolosa mi sorrise rassicurandomi.
    
    “Tranquilla, non c’è niente che non va, è solo una questione ormonale. Produrre latte senza una gravidanza in corso è più frequente di quanto si pensi: è solo una seccatura perché macchi i vestiti e le lenzuola. Hai provato a farlo uscire da sola?”
    
    “Sì” risposi “sotto la doccia. Ne esce parecchio.”
    
    “Il seno ti fa male?”
    
    “No, per ora no.”
    
    “Molto bene,” disse la dottoressa. “Per adesso non ti faccio spendere soldi per una macchina tiralatte perché non credo che tu ne abbia bisogno. Continua a far uscire il latte sotto la doccia tutti i giorni come hai fatto finora: non voglio spaventarti ma è molto importante farlo uscire per evitare che si formi un’infezione. A parte questo, stai tranquilla.”
    
    Ci provai. Tutte le sere, tornata dal lavoro o dalla palestra, mi facevo una doccia calda, strizzavo i capezzoli e facevo schizzare ...
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