Al mio risveglio
Data: 05/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: honeybear
Al mio risveglio, mi sento già il pene duro con la pelle tirata al massimo. Cerco di pensare per qualche secondo qual è stato il sogno che mi ha causato l’erezione mentre la mia mano scivola lentamente ad accarezzare prima il pelo pubico e poi inizia a scorrere sull’asta marmorea. Niente! Non mi ricordo. Provo a concentrarmi…
Rammento che la scorsa notte ero fuori dal solito bar a fumarmi l’ultima sigaretta prima di rincasare, quando mi vedo sfilare davanti qualcuno che corrisponde esattamente alla parola ‘dio’...
Indossava una T-shirt bianca così attillata da lasciare ben poco spazio all’immaginazione, che scolpiva perfettamente i pettorali ed i suoi enormi bicipiti così come il paio di jeans, ugualmente aderenti, disegnavano un culetto alto e sodo ed un paio di gambe da urlo: si intuiva perfettamente che non è un fanatico delle palestra, ma comunque una persona a cui piace tenersi in forma.
Cazzo, l’erezione non si placa! Del resto pensando a lui, il lavoro di mano s’intensifica ed il ricordo che nebuloso riaffiora, così come le sensazioni provate, fanno sì che il membro s’indurisca ancora… Addirittura sto pre-eiaculando.
Cosa accadde poi!?… Vediamo… Rammento che s’arrestò all’improvviso, guardandosi intorno a cercare qualcosa: un luogo, una persona… Lo seguii con lo sguardo aspirando lentamente dalla cicca e rilasciando davanti a me intense nuvole di fumo. Lentamente mi staccai dal muro. Lo vidi fermarsi ad un videobank per noleggiare un dvd… Riprese poi il ...
... suo tragitto fino che non s’arrestò di colpo, voltandosi verso di me:
“Mi stai per caso seguendo?” chiese.
“Io?! – risposi imbarazzato - Veramente stavo facendo una passeggiata!” e gettai a terra il mozzicone di sigaretta spegnendolo con il piede.
“Una passeggiata alle 2.00 di notte? – ironizzò - Ora che ti guardo meglio, tu non sei quello che ho conosciuto qualche sera fa al Bar?”
“Sì, sono Luca! E tu ti chiami Marco se non ricordo male…”
“Ottima memoria! – si meravigliò – Ma ora dimmi, perché mi stai seguendo? Perché è questo, vero, che stai facendo?”
“Ma, veramente io...” tentennai in imbarazzo. Non feci in tempo a trovare una scusa adeguata, che maliziosamente mi propose:
“Allora vieni con me a casa mia! Ti presenterò una persona - ammiccò strizzando l’occhio - e visto che soffriamo tutti d’insonnia ci guardiamo insieme il dvd che ho appena noleggiato!” concluse la frase dandomi una pacca sulla spalla accompagnata da una fragorosa risata.
Arrivati davanti al portone di casa sua, trovammo effettivamente qualcuno ad aspettarlo: me lo presentò come Matteo. Alto, fisico atletico: nulla da invidiare a Marco!
Salimmo in casa. Mi sistemai sull’enorme divano ad angolo mentre Marco inseriva il dvd nel lettore e Matteo si dirigeva in cucina a prendere delle birre fresche: “Al club dei sonnambuli!” ironizzò mentre le stappava.
Entrambi si sistemarono sul divano uno accanto all’altro sorridendomi tra un sorso di birra e l’altro: provavo ancora parecchio ...