1. Al mio risveglio


    Data: 05/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... avesse molto da invidiare a quello dell’uomo di colore del film. Matteo, seppur leggermente più contenuto nelle dimensioni, uguale.
    
    Le immagini del film continuavano a scorrere: dalla pecorina si era passati ad uno smorzacandela forsennato… ma la viva-vision era nettamente meglio. Marco, inginocchiato davanti a Matteo, prese in bocca l’uccello dell’amico iniziando a masturbarsi. Date le dimensioni non indifferenti dell’arnese con cui si stava cimentando, per evitare di slogarsi la mascella, preferì iniziare l’azione insalivando a dovere la lunghissima asta.
    
    Io, da semplice spettatore (sia del film che della diretta), sentii il cazzo esplodermi nelle mutande mentre la mia lingua, anch’essa fuori controllo, lambiva vogliosa le mie labbra. Mi risolsi di diventare parte attiva della scena, avventandomi sul cazzo di Marco dopo essermi levato gli inutili vestiti.
    
    Lo annusai, spingendomi fino ad appoggiare il naso sul suo pube: quel profumo di maschio m’inebriava! Avevo sognato quel momento dalla prima volta in cui scorsi Marco al bar ed ora, il fatto di poterlo toccare e leccare, mi sembrava incredibile! Non mi tirai dunque indietro ed iniziai a dedicarmici con foga!
    
    “Ti piace eh?” domandò sorridendo. Con tutta la cappella in bocca, annuii.
    
    Frattanto i due maschioni godevano, ansimavano e mugolavano per il fatto di avere i cazzi lavorati a dovere. Matteo afferrò la testa di Marco per fargli aumentare il ritmo del pompino ed io cercai di tenere botta a mia volta ...
    ... fino a che una contrazione improvvisa, accompagnata da un paio d’imprecazioni (che forse erano quelle del nero nel film, giunto al termine della sua cavalcata), mi regalarono bollenti fiotti di liquido seminale che m’inondarono la bocca così come, credo, quella di colui che stavo servendo. Questi peraltro riuscì ad ingoiare il tutto, mentre io, essendo un neofita, preferii trattenerlo in bocca per lasciarmelo colare addosso.
    
    I due manzi non si lasciarono sfuggire la ghiotta occasione e si avventarono sul mio corpo leccandone ogni centimetro disponibile. Sentii le loro lingue ruvide e bagnate scorrermi ovunque: dal collo al pube, passando per il petto e il torace… Tuttavia dato che una parte del liquido finì accidentalmente a terra, mi costrinsero a pulire fino all'ultima goccia, tenendomi la testa premuta con un piede.
    
    A quella punizione seguì una lauta ricompensa: un bocchino da favola, che ben poche delle ragazze con cui sono stato, erano riuscite a farmi. Uno mi leccava la cappella e l’asta, mentre l'altro si dedicava alle palle spingendosi fino al mio buco del culo per cercare di penetrarlo con la lingua.
    
    “Hai visto quanto pelo caldo?” domando Matteo all’amico mentre riprendeva fiato. L’altro, con la mia cappella sulla lingua, sorrise compiaciuto.
    
    Tutto quel lavoro attorno alle mie parti intime provocò un rinvigorimento della mia già consistente erezione che si tradusse in un godimento tale da schizzare una grande quantità di sborra in faccia ai due amici che ...
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