1. Io dipendente, lei padrona


    Data: 06/01/2018, Categorie: Lesbo Autore: @@@@@@@@, Fonte: EroticiRacconti

    ... piace a lei. -Non mi vuoi rispondere , Ashley? Cos'è? Ti ho messa in imbarazzo forse?- incrocia le braccia mentre mi guarda fissa fissa negli occhi. Seduta dietro quella scrivania piena di cose, ma ordinata, si sporge in avanti lasciando che io possa vedere il pizzo bianco trasparente del suo reggiseno e parte di ciò che ne contiene. Sembra che il suo seno abbia bisogno di esplodere da quella camicetta di cotone bianca e che Melissa voglia il mio sguardo posato su quel meraviglioso angolo di mondo da me inesplorato. - Capo io....- inizio a tentennare. -No, Ashley. Niente capo , per un po'- Si alza dalla scrivania, rivelando due gambe dalla pelle liscia e perfetta, tenute a forza dentro una longuette di seta nera che disegna i suoi fianchi perfetti, come i suoi capelli lasciati sciolti sulle spalle: perfetti. Si dirige verso la porta, i suoi passi sono scanditi dal rumore dei suoi tacchi vertiginosi. Non riesco a dire una sola parola mentre la guardo chiudere a chiave la porta del suo ufficio. Inizio a rendermi conto sul serio delle sue intenzioni e, eccitata dal contesto, ma comunque incerta sul da farsi, inizio a tormentarmi su come sia più giusto che io reagisca a tutto questo. Incredibile che in un momento così io stia qui a domandarmi se sia giusto oppure no lasciarmi travolgere da quella che in questo momento sembra essere per me l'incarnazione del sesso. Tutta colpa di Allyson!!!! Sono innamorata di lei tanto da riuscire a sfuggire dalle grinfie di questa signora così ...
    ... sexy e promettente? Nel bel mezzo della risoluzione ai miei quesiti, Melissa viene verso di me e mentre lo fa si accarezza le labbra color rosso fuoco con la punta della lingua. Sembra stia guardando la vetrina di un Bella pasticceria in cui fa bella mostra una dolcissima torta alla panna montata. Io, seduta sulla sedia, proprio di fronte a quella che fino a poco fa era la sua postazione di capo, la guardo inerte. Devo avere gli occhi di fuori. Sento il desiderio montarmi tra le gambe. La signora si china verso me, sbottonandosi la camicetta da cui immediatamente si para davanti ai miei occhi l'emblema della sua femminilità. Il reggiseno che indossa ha l'apertura frontale e con un semplice e veloce gesto libera due meravigliosi e perfetti seni i cui capezzoli si ergono già duri come fossero granito. Potevo percepirne il calore. - Allora, che ne dici Ashley, sono stati modellate "a dovere" queste?- enfatizza sfacciata. - Ascolta Melissa, non fraintendermi, hai un seno del quale andare fiera , ma io sono...- interrompe la mia frase serrando le sue mani intorno ai miei polsi. La presa quasi mi fa male. Subito la allenta , ma non la molla e poggia le mie mani proprio sopra quelle fantastiche sculture. Sento pulsare il mio cuore fin dentro le orecchie. Il sangue arrivarmi fin al cervello. Una scossa percorre la mia schiena. Inizio a sentir caldo . Non posso e non voglio star ferma. Il mio sesso sta pulsandomi violento e non riesco a comandarlo. Con il palmo delle mani sfrego i suoi ...
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