1. La figlia del mio amico


    Data: 25/07/2021, Categorie: Etero Autore: giusma

    ... della sua figa bagnatissima, solo quando un mio dito scivoloso dai suoi umori ha tentato di violarle il culo ha risposto allontanandomi la mano.
    
    A quel punto la prendo di peso e la siedo sulla scrivania, facendo cadere fogli, penne, persino un portacenere.
    
    Lei si distende, allarga le braccia, solleva le gambe facendomi intendere che voleva che le sfilassi scarpe, pantaloni e mutande.
    
    In qualche istante mi ritrovo tra le sue gambe: nuda, fradicia, aveva gli occhi chiusi e si stava toccando i capezzoli.
    
    Mi tuffo in quel mare caldo e inizio a leccare come un forsennato: leccavo, piano, forte, la penetravo con la lingua e poi con due dita mentre leccavo il clitoride.
    
    "Scopami... scopami... scopami..."
    
    Volevo portarla al massimo prima di infilarlo: ancora leccavo quella fighetta giovane, DEPILATA, profumata, mentre le mie mani sui suoi seni giocavano coi suoi capezzoli turgidi come delle perle.
    
    Inizio a risalire con la lingua dal suo pube fino all'ombelico, e poi ancora a succhiarle quei capezzoli duri fino a baciarle il collo e poi, ancora la sua bocca mentre il mio sesso duro come il marmo le stava strusciando la passerina.
    
    Le prendo le mani intrecciandole con le mie, le allargo le braccia e finalmente decido di entrare...
    
    Calda come un vulcano in eruzione, così bagnata e morbida che nonostante la mia ...
    ... eccitazione fosse al massimo non sento altro che calore e il mio terrore di venire subito scompare in quel caldo mare in tempesta!
    
    La stavo scopando, pompando, fottendo, spingendo... era bellissimo, mi sentivo "potente" come se tutto fosse stato opera di un demone!
    
    L'ho sentita venire sussultando, e poi con un filo di voce dirmi "non venirmi dentro"...
    
    Non aspettavo altro, non ce la facevo proprio più: l'ho nuovamente sollevata di peso e l'ho rimessa su quella sedia dalla quale l'avevo presa.
    
    Già sapeva quale sarebbe stato il gran finale, e si è lanciata nuovamente con la bocca sul mio cazzo: me ne stavo li, in piedi davanti a lei nuda mentre mi succhiava l'anima.
    
    Non le ho chiesto il permesso: le ho solo messo una mano tra i capelli facendole intendere che per nulla al mondo, ora, la sua testa si sarebbe dovuta allontanare da li.
    
    Un primo fiotto del mio sperma le entra in gola mentre caccio un urlo soffocato ma bestiale... lei apre la bocca, ne fa cadere un po' ma poi continua a succhiare fino a quando, dopo qualche minuto, iniziava ad afflosciarsi un po'...
    
    "Sei stata fantastica!"
    
    "Anche tu... non era la prima volta che ti spiavo, sai ? Non te n'eri mai accorto"
    
    "Rimarrà un nostro piccolo segreto ?"
    
    "Certo"
    
    ...ma la voglia di raccontarla a voi di A69, è stata una tentazione irresistibile quanto lei.. 
«123»