Ogni maledetto weekend (parte sesta)
Data: 27/07/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio, Fonte: Annunci69
... leggere. Rimasi a bocca aperta: Arturo, il suo amante era Arturo, il mio capo, il Presidente dell'azienda.
Il più grande puttaniere esistente sul pianeta Terra, un uomo di 54 anni, brizzolato, alto due metri, con delle spalle da culturista, che si trombava regolarmente le mogli dei tre dirigenti suoi sottoposti, due impiegate, la moglie del capo ufficio, e più o meno tutte quelle carine che gli giravano intorno, per motivi di lavoro o altro. Pensate che, le aziende fornitrici, ci mandavano delle venditrici gnocche e troie, e lui prima di fare l'ordine puntualmente se le portava a letto.
E adesso avevo scoperto che si scopava anche mia moglie.
'Lui lavora solo di pomeriggio', questo si diceva in azienda. Perché la mattina era sempre impegnato con qualche donna. E pare che, se del caso, non disdegnasse neanche i maschietti.
Come avevo fatto a non pensarci? Perché non l'avevo collegato immediatamente ad Elena? Avrebbe dovuto essere il primo! E mi sarei risparmiato Mario.
"Elena lo sai che questo non ha solo te, vero?"
"Si, lo so, e non mi interessa. Non voglio fedeltà, ma buone prestazioni."
Con lei più approfondivo, e più la scoprivo troia. Sempre di più.
"Ma com'è stato? Mi sembrava che ti stesse anche antipatico."
"Infatti mi stava sul cazzo, invece adesso mi da il cazzo. Come vedi il cazzo c'entra sempre." Voleva essere una battuta, ma non mi venne da ridere.
"Quel pomeriggio, subito dopo pranzo, mentre tu facevi bisboccia con i tuoi colleghi, ...
... io ero in giardino a chiacchierare con Melissa e Chiara. Poco più in là c'era Arturo, che stava parlando con Rita, la moglie del tuo collega Gianni. Dopo qualche minuto i due si avviarono verso il bosco e Chiara fece una battuta: 'Eccolo là il porco. Ne ha trovata un'altra.' Non dissi niente, e mi sedetti su una poltroncina, al sole. Poco dopo le altre due rientrarono per andare in bagno, e rimasi da sola. Ripensai alle parole di Chiara e mi venne la voglia di andare a curiosare, perché mi sembrava incredibile che Rita avesse una tresca con il capo di suo marito. Mi inoltrai nel bosco, stando attenta a tutti i rumori, e nel contempo a non farne io. Non dovetti camminare molto, non più di un minuto, e me li ritrovai improvvisamente davanti, a pochi metri da me: lui era in piedi con le spalle contro un albero, e lei in ginocchio gli stava facendo un pompino. Arturo si accorse subito della mia presenza, ma non fece una piega, sorrise soltanto. Rita invece non poteva vedermi perché mi dava le spalle, e poi era impegnata con quel palo di carne grosso e lungo, che le arrivava in gola. Lui le teneva la testa con le due mani facendole fare avanti ed indietro, e quando arrivava in fondo lasciava qualche attimo l'uccello dentro, per quanto riusciva, poi fuori, poi dentro. Rimasi ferma un paio di minuti, imbambolata ad osservarli. Arturo guardava me, poi giù verso Rita, poi verso di me. Tornai indietro quando capii che stava per venire, ma fatti una decina di passi mi rigirai un attimo ...