1. Mi ricordo ancora


    Data: 06/01/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... anni, lui forse capì quella mia evocativa espressione passandomi la mano fra i miei capelli sorridendo.�E� delizioso averti ritrovato. Usciamo domani?� - disse lui, io annuii entusiasta sorridendo a mia volta.�Passerò a prenderti verso le otto di sera, d�accordo?�.�Sì, mi farò bella� - dissi io gioiosa.Lui mi guardò e prima che chiudessi lo sportello dell�auto sentii la sua voce affermare:�Non ne hai bisogno. Tu sei sempre stata incantevole�.Alle otto, rigoroso qual era, arrivò davanti a casa mia con la sua automobile e scese per aprirmi lo sportello. Lui era vestito in maniera elegante, con un completo color grigio-scuro veramente splendido, dal momento che i suoi occhi verdi parevano letteralmente sfavillare, manifestandosi ancora più imponenti cagionati dal colore grigio lucente di quell�abito. Quella capigliatura ricascò sulla fronte, lui la scostò con un leggiadro movimento della mano, in seguito mi baciò la guancia, richiuse lo sportello e salì in auto. La taverna non era molto distante, un locale molto accogliente e pure silenzioso al tempo stesso, di buona fattura, nei paraggi del lungo lago peraltro ben illuminato per l�occasione. Lui aprì lo sportello per farmi scendere e m�afferrò la mano accompagnandomi all�entrata della locanda. Vittorio era sempre stato galante e premuroso, perché anche a scuola m�apriva sempre le porte lasciandomi passare.�Perdonami se ti precedo Lina, però almeno ti tengo aperta la porta� - affermava sempre.Lo disse anche quella sera ...
    ... aprendo la porta e lasciandomi entrare nell�atrio della taverna riferendo al cameriere il nome della prenotazione, accompagnandoci in conclusione verso il tavolo. Il servitore prese il mio cardigan e andò a riporlo nell�armadio, Vittorio scostò la sedia e m�invitò a sedere, guardò il menù soltanto un istante, poi lo ripose accanto alle posate. Io m�accorsi solamente in quel momento dei suoi occhi su di me, spostai lo sguardo sul lampadario centrale della taverna in stile antico, grandissimo e luminoso, squadrai il garzone negli occhi, mentre Vittorio mi teneva saldamente la mano.�Sei splendida stasera. Sei cambiata tantissimo Lina, di te ho il ricordo di tanti anni fa. Eri molto affascinante anche allora, però il mio ricordo non ti rende giustizia�. Io sorrisi intrecciando sennonché le mie dita alle sue, mentre il cameriere arrivò a prendere le ordinazioni.�Signora vuole ordinare?� - disse, rivelando un accento straniero molto marcato.�Ordina tu per entrambi per cortesia. Dovrei andare alla toilette un istante� - dissi io.Il cameriere mi scostò la sedia, Vittorio s�alzò in segno di rispetto e m�allontanai sentendo la sua voce cortese che si rivolgeva al cameriere, richiusi la porta della toilette alle spalle e tirai un sospiro di sollievo. Non ero mai stata a mio agio in posti simili, poiché mi sono sempre ritenuta una ragazza semplice, dai modi tranquilli, tuttavia pur sempre semplici. Tutta quell�altezzosità, quella galanteria e quella raffinatezza quasi anomala e per di più ...
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