1. L'amante dell'Orsa


    Data: 28/07/2021, Categorie: pulp, Autore: Edipo

    ... pistola. Mi divincolai, corsi in bagno e per dieci minuti restai sotto l'acqua calda per purificarmi. Sapevo che non avrei sopportato un nuovo rapporto con quell'orsa e mi preparai a darle un colpo in testa se mi avesse messo di nuovo le mani addosso. Non ce ne fu bisogno perché la trovai addormentata e russante. Per fortuna nella stanza c'era un divano e vi trascorsi la notte. Il mattino seguente mi chiese se volevo andare a stare con lei, abitava in una cittadina non lontana da Yuba City. Volevo. Desiderava tenermi con lei per sempre, ora che mi aveva trovato non intendeva perdermi. Povera troia! Era ancora molto presto quando partimmo dal motel. Era una bella giornata di sole, lei era felice e mi accarezzava le gambe mentre guidava. Era l'America dove tra una casa e l'altra ci sono miglia di distanza, dove puoi guidare per mezz'ora e incrociare forse un paio di auto. Passammo vicino a un bellissimo prato, un posto isolato, sembrava che al mondo, dopo una catastrofe atomica non ci fossimo che noi. Le chiesi se voleva fare l'amore lì, in quel posto sperduto, senza che nessuno ci vedesse. Voleva, ah, se lo voleva. Scendemmo dall'auto e lei era felice come una bambina, già si abbassava i pantaloni e le mutande e mi chiedeva di baciarla lì. Le risposi che preferivo cominciare a baciarla dietro, come aveva fatto lei con me il giorno prima e allora si voltò, si chinò, mi porse il suo enorme culo. Stringevo in mano la chiave inglese che avevo visto fin dall'inizio sul sedile ...
    ... posteriore, ignorai l'offerta anale e la colpii con tutta la forza sulla testa. Sentii un rumore di ossa spezzate e continuai a colpire, non so quante volte, forse sette, otto. Mentre la colpivo le spiegavo, ma non credo capisse molto di quello che dicevo, che il mito di Callisto può avere una conclusione diversa, che la ninfa può ribellarsi all'abbraccio della dea, che forse non era Zeus a fingersi Artemide per sverginarla ma forse era Artemide stessa che fingeva di essere Zeus per sedurre la sua preferita. E il rito di iniziazione poteva anche concludersi con la fanciulla che uccideva la donna-orsa. Era ormai morta ma continuai a colpirla per sfigurarle il viso, poi con un temperino le tagliai il mostruoso clitoride e lo lanciai lontano, ridendo. Trascinai il corpo in un fossato, non fu facile visto che pesava molto. Nell'auto c'era un kit di pronto soccorso e vi trovai una boccetta di alcool, gliene gettai il contenuto sui vestiti, accesi un ramoscello con il suo accendino e diedi fuoco al cadavere. Presi l'auto e guidai per quasi tutto il giorno. La lasciai nel parcheggio di un supermercato dove non vidi telecamere. Portai via la borsa della donna e tutti i suoi documenti ed effetti personali. Via via buttai tutto nei bidoni della spazzatura, distrussi le sue carte di credito, mi presi solo i contanti, circa cinquecento dollari, e me ne andai a dormire in un buco qualsiasi. La mattina dopo entrai in un bar e ordinai la colazione. Il ragazzo al banco era carino e gli sorrisi, ...