1. Confessioni di una mente perversa. -4a parte


    Data: 28/07/2021, Categorie: Etero Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    La ragazza era stata svelta a chiudersi la porta dietro. Avendo deciso di seguirla provai a bussare, ma nessuno venne ad aprire…che maleducazione! Al massimo stavano a sei sette metri, ma anche meno, da me…scusate se esisto mi sarebbe venuto da dir loro! Provai a spingere per entrare: a quel punto di apparire una perfetta maleducata non me ne sarebbe importato niente! Era aperto! Valeria aveva lasciato aperto. Entrai facendo piano e all’improvviso non potevo credere ai miei occhi! Valeria era semi nuda: ossia sotto il maglioncino rosso corallo fine non portava niente. Il giovane bidello-custode dopo aver aperto il portafogli diede 50 euro a Valeria, che li prese sistemandoseli dietro in un posto che poteva ben raggiungere dietro la sua schiena; poi si stese a terra allargando le gambe affinché il custode potesse leccarle la fica. Sono sempre stata abituata al sesso sul momento; ma in quel momento mi sentivo io come una madre che scopre all’improvviso che sua figlia è zoccola. Un mese prima la chiamai alla lavagna per una semplice derivata di una parabola. Riuscì appena a cavarsela: la parabola aveva il termine al quadrato negativo, il che significava che aveva la concavità rivolta verso il basso del piano cartesiano alla lavagna. Glielo dovetti far osservare dato che la stava disegnando con la concavità rivolta verso l’alto. Comunque capì in tempo, e quando le dissi di non appuntire troppo il vertice lo arrotondò un pochino. Caso volle che quella parabola fosse intersecata ...
    ... orizzontalmente in prossimità del vertice dall’asse delle ascisse…mi venne da ridere anche a me, più o meno un secondo prima che lo facesse la classe: Valeria disegnò questa parabola col vertice arrotondato poco sopra l’asse delle x, e quindi l’asse verticale passante per il vertice parallelo alle ordinate: tutti a ridere, e molti di voi avranno capito perché: quella parabola, forse volutamente mal disegnata, sembrava proprio un cazzo eretto da cacciarsi in fica, e cavalcarlo! Quando le chiesi di calcolare la derivata prima in un determinato punto dovetti guardare verso il basso fingendo di cercare qualcosa, altrimenti Vito, il compagno interrogato assieme a lei, non poteva riferirle a sussurro e gesto l’equazione di quella derivata, del resto stupidissima, dato che era una semplice equazione di primo grado. Chi andava a sospettare che una esile fighetta svogliata con un visino pulito, la seconda supponibile di seno, un culetto appena visibile, alta forse un metro e cinquanta più o meno, circa 44 kg con dei bei capelli castani scuri a caschetto, ed un paio di occhi verdi scuro, fosse una così abile puttanella, per giunta con quelli della sorveglianza. Una posa da eroina pornografica, quasi una piccola dea del sesso novello, per chi avesse potuto vedere le sue gambette aprirsi, mostrando lo spacchetto della fichetta di adolescente di quarta liceo.
    
    Il bidello Barella aveva ottenuto il posto che prima era stato del bidello Nigro, un napoletano che guardava e fotografava di ...
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