1. Confessioni di una mente perversa. -4a parte


    Data: 28/07/2021, Categorie: Etero Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... portafogli vuoto, avrebbe impedito d’integrare dopo un ulteriore pagamento.
    
    “Sì, ma lo fai mostrando il tuo culetto bella mia…”
    
    “Va bene…allora esca e si stenda a terra…un cazzo così lo toglierei a mia madre! Me lo cavalco io…”
    
    Valeria senza fare caso alla mia presenza dietro la porta a vetri interna, attese che il bidello custode si stendesse a terra, e dopo un sessantanove nel quale lui le aveva insalivato e leccato abbondantemente anche il culetto, e l’ano, oltre ad inguine e fichetta, dopo uno svelto pompino, si piazzò eretta sulle proprie ginocchia dando il culo al volto di lui, e accompagnata la cappella violacea all’ingresso della sua fichetta rosea depilata, vi cadde sopra ingoiando il cazzone quasi verticale di lui per intero…
    
    “AHN ! Ce l’hai grosso! Tua moglie…ahnnn!...è fortunata…! Ahnnnn! Ahnnnn! Sì !”
    
    La ragazza iniziò la sua cavalcatina personale su quel palo di carne da meno di venti centimetri per quasi tre stimando ad occhio, anche se la stima io da porca prima di lei l’avrei dovuta fare a fica…la mia fica…le cuI migliori amiche erano le mie dita esperte…
    
    “Ahnnn Ahnn ! Ahnnnnn ! Ahhnnn !! Ce l’ha grosso signor Barella…ahhhnn ! Mio !”
    
    “Mahhhh, veramente…ehhhh…l’hai fatta leccare al tuo patrigno?”
    
    “Sì, ma lui non …ohhhhh…che affondoooohhhh…no…non…non ce l’ha grosso come il suo signor Barella! Ahnnn ! Bel cazzo !...Uno de stì giorni gliela do gratis ! Sto godendo!...Ahhhhnnn!”
    
    “Lo sento, ti bagni…”
    
    La ragazza tenendo gli occhi ...
    ... chiusi non riusciva a vedermi, ed io stessa a quel punto sentii l’esigenza di toccarmi meglio le cosce, e la patacca…era stato arrapante pure per me vedere quella studentessa, snella la metà di me, cavalcare con abilità quel signor cazzo…
    
    Anche l’uomo si godeva quell’amplesso contemplando il piccolo, ma formoso culetto di Valeria; di tanto in tanto per contemplarne l’ano le allargava prima una e poi l’altra natica…finché quel cazzo era saldamente dentro la sua fichetta che l’aveva ingoiato meravigliosamente; Valeria non correva il rischio di essere inculata a tradimento. Quel cazzo doveva piacerle un mondo: i suoi capelli corti neri durante la cavalcata si erano spettinati, e lei stessa si era scoperta una tetta, la sinistra per autostimolarsi il capezzolo, già inturgidito dall’eccitazione…Valeria dopo sette minuti dell’orologio a parete così disse:
    
    “AHNNNNNN…! ...Ohhhhhhh ! Io…ohnnn…io…sono…ve…ven…venuta adesso! ...Ora tocca a lei…!”
    
    “Valy ! …meglio che lo esci ! Qui finisce che ti vengo dentro…”
    
    La sua fichetta perdeva bavette trasparenti…l’insegnante Isef che mi ero scopata io, Enrica avrebbe fatto ogni contorsionismo, anche pericoloso per l’osso del collo, per leccarle via quelle bavette di autentico piacere…io non potevo che contemplarle uscire da quella fichetta…speriamo che il mio Fede non la conosca, manco come cliente…sennò quando lo rivedo?!...che sensazioni ! Lubriche e disagio al tempo stesso!
    
    “No…mica posso restà incintaaahhhh…ahnnn…sennò mio papà chi ...
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