1. Confessioni di una mente perversa. -4a parte


    Data: 28/07/2021, Categorie: Etero Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... appartenessero alle mie classi; e nessuno si chiedeva, o chiedeva all’altro che ci facesse mio figlio con quelli. Tra loro sembravano conoscersi di vista, e certo non erano al loro primo incontro con la mia amica Marta, con un buon soprabito ed una fascia sui capelli, la quale si spostò di lato non molto, ma – osservai – abbastanza da essere fuori vista da parte del custode; trovato un angolo cieco ognuno di quei ragazzi consegnò una banconota rosso arancio, una 50 euro, all’insegnante; alcuni un rotolino rosa, magari 5 da 10, il mio Antongiulio una sola, azzurra, ossia i venti euro che gli avevo dato per la gita scolastica; una gita – bisogna dire – in un certo senso lo era: per le fratte intorno al liceo! I ragazzi restarono fuori senza estrarre i loro badge; altrimenti l’entrata sarebbe stata monitorata e registrata; Marta passò il badge, ed entrò da sola. Parlottò un po’col custode, e gli passò qualcosa che non riuscivo a vedere; dedussi poi che probabilmente era la mancetta affinché non approfondisse cosa ci facevano quei sei ragazzi con lei fuori dall’orario di lezione e fuori dall’istituto…dopo un paio di minuti uscì col suo scooter, una vecchia Vespa 50: caricò il ragazzo semicalvo, e imboccò un sentierino sterrato poco dietro l’entrata del liceo; tornata da sola, dopo due minuti ne caricò un altro, Lenin, e due minuti dopo anche Christian, quindi ancora un altro, il castano a me ignoto…insomma fino a portarli tutti; poi buon ultimo toccò al mio Antongiulio. Marta gli ...
    ... voleva bene, perché fattolo accomodare alla guida, gli insegnò i comandi della Vespa baciandolo da dietro, per poi farlo guidare fino a quel luogo in aperta campagna. Io non lo avrei permesso, cazzo! Mah! Comunque ogni tanto essere un’insegnante di matematica serve: due minuti di tragitto a meno di cinquanta orari, dato che i ragazzi il casco non lo avevano si erano moderati con la velocità; calcolai: 40 km l’ora ossia 4 per 10 alla 4 diviso 36 per 10 alla seconda era uguale a 11 metri al secondo circa. Moltiplicando 11 metri al secondo per i due minuti che ci metteva, facevano circa 1,3 km. Non erano poi così lontani allora. Mi bastava seguire le tracce dello scooter, e dato che avevo il binocolino da borsetta che possedeva il mio convivente, non ebbi troppa difficoltà a trovarli per la campagna. Seguendo il sentiero sterrato vidi la traccia della svolta dopo 9-10 min di cammino bastava voltare a sinistra, e camminare verso l’erba più alta. Vista la vespa parcheggiata mi abbassai nel camminare, e quando cominciai a sentire delle voci: bingo! Mi gettai per terra incurante se ci fossero o meno rettili, e adoperai il binocolo esaltata come un agente che ha trovato la sua pista. Marta Kopelij si era tolto il soprabito rimanendo in gonna normale al ginocchio, e maglioncino dolce vita aderente alle sue curvette di graziosa fighetta pre milf, molto post liceo. Si piazzarono in cerchio tutti intorno a lei. Una specie di indianata dove tutti i presenti si passavano a turno una canna ...
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