Onde di travolgente lussuria - Racconti Erotici

Onde di travolgente lussuria

... cameriere, sul bordo da cui avevo bevuto era chiaramente visibile il segni del mio rossetto e una considerevole quantità di sborra.

"Ecco, ora ho bevuto anche io, hai visto?"

L'uomo aveva le guance arrossate, prese il calice sborrato e lo mise sul vassoio, poi saluto' educatamente e se ne andò.

Io scoppiai in una risata cristallina, che presto contagio' anche mio marito.

"Daria ma quanto sei troia?"

Gli risposi che una donna come me semplicemente non andava ignorata, e poi iniziammo a sistemare i bagagli.

Il resort era davvero bellissimo, una struttura bassa a due piani, una vecchia fazenda ristrutturata per una trentina di camere praticamente in riva al mare.

Per il pomeriggio avevamo programmato un escursione in barca a vela, con noi ci sarebbero state altre due coppie ed i due marinai che si sarebbero occupati di governare lo

Scafo.

Una delle due coppie in un certo senso la conoscevamo già, erano due ragazzi spagnoli forse appena sposati, li avevamo sentiti scoparsi selvaggiamente nella suite di fianco alla nostra.

Quando lui era uscito sul terrazzo per fumare, con solo un asciugamano attorno alla vita io praticamente nuda feci finta di voler prendere una boccata d'aria.

Mio marito si stava facendo la doccia, indossavo solo un minuscolo perizoma di maglina, mi soffermai a guardare il suo torace e l'addome scolpito, aveva montato la sua donna con una furia esaltante, potei sentire ogni singolo latrato di quella che avrebbe potuto essere ...

... una gatta in calore ed ora i suoi occhi erano incollati ai miei seni, gli sorrisi ed il laccetto che teneva allacciata la mutandina si sciolse tra le mie dita.

In barca fui subito al centro dell' attenzione, con grande imbarazzo di mio marito indossavo solo un bikini nero stringato e un cappello di paglia a tesa larga.

Con noi oltre alla coppia spagnola, con la giovane moglie che sembrava più una adolescente che una donna, c'erano una coppia di quarantenni molto eleganti, lui camicia bianca, abbronzato con spalle larghe e bermuda che lasciavano intravvedere gambe muscolose e un gonfiore promettente tra le gambe, lei formosa e di una bellezza volgare, ma decisamente eccitante.

Io e la signora, che mi disse di chiamarsi Letizia ci sistemammo sul ponte a prendere il sole, i marinai ci stavano letteralmente sbranando con gli occhi, io con i laccetti del costume sapientemente sciolti lasciavo ben poco all'immaginazione, mentre la signora esibiva con malizia un topless che metteva in evidenza una quarta abbondante fresca di chirurgo plastico.

Ero l' attrazione della barca, ma non mi bastava, sentivo la brezza marina scivolarmi sulla pelle ed i capezzoli mi divennero duri.

Feci un cenno a mio marito, lo feci abbassare su di me e sfiorandogli l'orecchio con le labbra gli sussurrai.....

"Ti prego ho voglia di loro, i marinai intendo..... Capisci cosa voglio che mi facciano vero?"

Lo vidi annuire poi con il viso tirato si avvicino' al più muscoloso dei due e li vidi ...