Il papá del mio amico - un lungo weekend - prima parte
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: boycomplice, Fonte: Annunci69
... da quelli della tua etá, sicuramente col tempo capirai meglio quello che vuoi e dimenticherai questa cosa" Ad un tratto lo interruppi "Io non dimentico niente, lei mi è piaciuto sin dal primo momento che l'ho vista, è un bell'uomo oltre che gentile nei modi e finalmente ho dato libero sfogo alle mie voglie, perchè lei me lo ha permesso, come un padre farebbe con suo figlio, con la massima complicitá senza freni, perchè chiunque altro al di fuori di me giudicherebbe male un rapporto cosí intimo tra un padre ed un figlio. Ho sempre desiderato fare un bagno col mio papá, parlargli dei miei dubbi, di cosa significava quel coso che avevo tra le gambe, perchè cresceva sempre piú, confrontarlo col suo, ma per mia sfortuna ho un padre che si vergognava anche di cambiarsi in mia presenza. Non l'ho mai visto nudo e mai lui ha voluto vedere il mio corpo nudo. Ora lei vuole interrompere questo idillio? Vuole che io dia un calcio a questa occasione? Ok, facciamo finta di nulla, e tornerò a farmi le seghe pensando a quanto potrebbe essere bello entrare nel letto di un padre e sentirmi abbracciare mentre non mi fa sentire in colpa per quello che sto chiedendo. Ora se non le dispiace vorrei scendere" Gennaro rimase come pietrificato, portó una mano sulla bocca manifestando il suo stupore a quello che forse aveva giá percepito ma che non si aspettava avrei mai detto. Non aggiunse nulla. Accostó l'auto al marciapiede e mi fece scendere. Ci salutammo senza dirci piú nulla. Io mi sentivo ...
... libero, ma in quello non c'era nulla di piavevole.
Tornato a casa mi misi sul letto pensando a tutto quello che era successo. Mi svegliai che ormai era sera e mi resi conto che non avevo neanche cenato. I miei mi avevano lasciato la cena sul tavolo ma non avevo alcuna voglia di mangiare. Presi il mio cellulare e c'era un messaggio: "Credo che hai preso il mio libro di storia, ho qui il tuo, ce li scambiamo lunedi. Buon weekend" Era Luigi e mi faceva sapere che avevo inavvertitamente scambiato i libri, ma in quella situazione era pur comprensibile. Andai verso lo zaino per controllare e dalla tasca dello schienale veniva fuori un lembo deglo slip di Gennaro che avevo portato via. Li tirai fuori nel buio della stanza e li annusai sentendo ancora quel suo profumo, al punto che mi eccitai all'improvviso. Era la sola cosa che mi era rimasta, anche perché non avevo più intenzione di vederlo. Ormai mi aveva scaricato e dovevo trovare il modo per smettere di pensarci. Proprio quando stavo nascondendo quello slip nel mio cassetto mo arriva un altro messaggio, ma questa volta il numero non lo conoscevo: "Spero ti sia giá ripreso, non volevo ferirti. Fammi sapere come stai" Era il papá di Luigi e probabilmente aveva preso il numero dal cellulare del figlio. Non gli risposi. Poteva andarsene all'inferno. Mi misi a guardare la tv quella sera e intanto mangiai il mio pasto mentre i miei erano giá andati a dormire. Verso le 2 di notte mi arriva un altro messaggio sempre da lui: "Ti prego, ...