La mia prima volta
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: genesis
... sensazioni impreviste. Ora potevo assaporare il suo forte sapore, la mia lingua si avvolgeva come una spira intorno al suo forte bastone che, uscendo e rientrando dalla mia bocca, rimescolava il mio sapore ed il suo in un vortice di piacere che non avevo ancora conosciuto. La mano che prima mi sottometteva con forza il capo ora mi accarezza dolcemente i capelli; le dita che mi stringevano il viso ora lo sfioravano come fosse una candida rosa ed io, finalmente libera, mi muovevo armonicamente sul pavimento suonando una melodia pagana che scoprivo di conoscere da sempre e le mie mani, frenetiche, esploravano ogni centimetro del suo perineo alla ricerca di nuove note da aggiungere allo spartito. Sebbene non conoscessi le regole del gioco mi ritrovai improvvisamente a dirigerne lo svolgimento, spostando di tanto in tanto il mio sguardo in alto, alla ricerca di conferme nei suoi occhi socchiusi, nelle sue labbra corrugate e nelle smorfie di piacere che deformavano il suo volto. Ormai da serva ero divenuta padrona del suo corpo e del suo piacere e mentre stringevo la sua virilità tra le mie mani sentivo la sua forza che pulsava verso di me, come un flusso di energia sempre maggiore. Un suo lamento mi fece capire che a breve il gioco sarebbe finito ma non potevo permetterlo, ora volevo di più, lo pretendevo. Ero affamata del suo piacere che, ogni secondo che passava, diventava sempre più il mio e non volevo che terminasse. Con uno scatto in avanti lo feci cadere sulla poltrona che ...
... aveva alle sue spalle, perché dissipasse meno energie stando in piedi, in modo da poterle recuperare io. Quanto ricevevo potevo raccoglierlo, come fosse miele, sulle dita affondandole tra le mie gambe, dove l’energia che ricevevo tra le labbra si trasformava in caldi e profumati umori che poi avrei spalmato nuovamente sul suo membro. La nostra danza durò ancora molto, fuori il buio della notte lentamente si schiariva e fu allora che decisi che volevo di più, volevo assaggiare ciò che mio cugino aveva conservato per me tutti questi anni. Per qualche secondo non feci altro che tenere il suo pene al caldo tra le mie mani, mentre osservavo il mio uomo stremato riprendere fiato. Quindi mi allungai in alto verso di lui, vidi la sua espressione di esausto piacere e, baciandolo con tutta la lingua che avevo, presi a muovere le mani su e giù, il più velocemente possibile, affinché provasse il piacere più doloroso che potessi regalargli. Abbandonai le sue labbra e recuperai il suo glande appena in tempo per ricevere la tanto agognata sorpresa, un latte caldo e denso, così dolce e saporito da saziare ogni mia bramosia. Quando il getto terminò mi ritrovai la bocca invasa del suo seme e, vogliosa di condividerlo, mi sedetti sulle sue gambe e lo bacia con amore, un amore che fino a quel momento non avevo provato. Rimanemmo seduti lì per ore; solo allora vidi il volto che ricordavo quando ero bambina, un volto tenero, dolce, il volto che amavo, la persona che amavo. Prima che fosse giorno ...