L'unico su cui posso contare
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... anche ad avvertire un senso di disagio. Non ero propriamente serena. Qualcosa mi dava fastidio. Quando capii cos'era lo interruppi subito. Il suo membro dentro di me a quel modo non mi piaceva. Dovevo proprio farglielo togliere. — Fermati… fermati Stefano. Così non va! — Cosa non va? Non ti piace? Stai godendo… — Sì, mi piace quello che stiamo facendo. Ma adesso devi toglierlo, dai. Con evidente dispiacere si tolse da me e si sdraiò al mio fianco. — Va bene, Emilia. Se non ti va non lo faremo più. Parola. — No, no! Non hai capito! Intendevo di toglierti il preservativo! — Oh! Ma… ma così sarà pericoloso. Potrei ingravidarti… potrei metterti incinta. — Lo so benissimo anche io. Prima ho goduto per davvero, ma se usi il preservativo mi sembra che tu non mi voglia bene. Che lo stai facendo perché ti senti obbligato. Mi fa sentire… non so… “sporca”… — Sì. Ho capito cosa intendi. Hai l'impressione di essere usata come una prostituta, vero? Che sia solo un rapporto occasionale. È questo che intendi, vero? — Sì, è proprio questo che intendevo… Ma io voglio farlo e voglio che tu vada fino in fondo. Lo farai, vero? Questa nostra prima volta voglio che sia perfetto per entrambi. — Anche per me è così. Non vorrei proprio usarlo, ma è pericoloso per te. Ripeto, potrei metterti incinta. Ti ricordi almeno di quando hai avuto il ciclo l'ultima volta? — No, non ricordo di preciso. Non mi è mai interessato per davvero prima. Perché? — È il modo più rapido per capire se è un periodo fertile. ...
... I primi dieci giorni dopo che hai finito di sanguinare è quando è più rischioso. — Ah, bene. Vorrà dire che segnerò tutto sul calendario, la prossima volta. Finalmente si tolse il preservativo e rientrò in me. — Oh, sì… È bellissimo, Stefano! È molto meglio, così! Immensamente meglio! Sì, dai, continua… spingi… spingi forte… Era davvero meglio. Le sensazioni che provavo in quel momento erano centomila volte più belle rispetto a prima, più nitide e autentiche. Dalla foga, Stefano allontanò le coperte. — Sì, Emilia… anche a me piace di più… sento il calore dei tuoi umori… e mi fanno impazzire per l'eccitazione… il calore della tua fichetta è qualcosa che non ho mai provato prima… mi stai facendo godere un casino… — continuava a dirmi mentre si spingeva dentro con una forza inarrestabile. Sotto quegli stimoli, subito mi esplose un orgasmo. Sentivo i muscoli dell'addome stringere all'impazzata il suo membro dentro di me. A quello sconvolgente orgasmo ne è seguito immediatamente un altro, tanto che quasi mi sentii svuotata da ogni forza. — Cavoli, Emilia… se continui così, non resisterò a lungo. Mi stai stringendo che è una delizia… Si sentiva distintamente il suono dei nostri sessi bagnati che si muovevano e, unito ai miei gemiti, gli stavano facendo perdere la ragione. Si sollevò sulle braccia per guardare il suo membro entrare e uscire da me, dal mio ventre piatto. La sua asta entrava ed usciva lucida di umori, ancora venati di rosso del mio sangue verginale. — Non posso più ...