L'unico su cui posso contare
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... resistere, Emilia, sto per venire… Sei ancora sicura della tua decisione? — mi chiese ansioso. — Oh, sì, sicurissima… Dai vieni dentro di me, Stefano… Dentro… La mia fichetta stava continuando a contrarsi dal piacere, attorno al suo membro. Intuivo che anche lui era al limite. Si fermò all'improvviso, bloccandosi contro il mio bacino per gustarsi il più a lungo possibile quel piacere che stava per sprigionarsi. — Ah, Ah, Ah…!!!! — gridò Stefano, mentre enormi e lunghi getti di sperma allagarono la mia vagina. Immediatamente sentii ancora le contrazioni profonde nel mio ventre… Sentii che stavano spremendo il suo membro e potevo sentire come la mia pancia fosse piena del suo sperma. Si accasciò sopra di me e mi strinse con forza. Il suo membro era ancora dentro di me, non completamente molle. — Avevi ragione, Emilia. È stato bellissimo. Non ho mai goduto così tanto in vita mia, prima di adesso. E tra un po' lo faremo nuovamente, appena mi sarò ripreso — mi disse tra un respiro e l'altro. — Anche io ho goduto tantissimo, Stefano. Ho perso il conto delle volte che mi hai fatto venire… Stefano si staccò da me, ormai col membro completamente rilassato. Dopo qualche minuto ripresi a parlare. Istintivamente portai la mano sul mio basso ventre. — Voglio dirti una cosa, Stefano. Me ne sono resa conto solo ora che mi hai riempito la pancia di sperma. Non mi importa se mi metti incinta, adesso o il mese prossimo o l'anno prossimo. Sarà il tuo bambino, il nostro bambino. Nostro figlio… ...
... e saremo una famiglia. Io sarò la madre e tu sarai il padre. Io ti voglio ancora e per sempre. Non mi importa cosa dirà la gente, perché saremo sempre insieme. Stefano aggiunse la sua mano alla mia e mi diede un bacio, sussurrandomi “grazie”. Ci accoccolammo entrambi uno tra le braccia dell'altro. Giusto il tempo di riprendersi, poi Stefano mi prese ancora. Mi tirò a sé, sulla sua pancia. Il suo membro scivolò dentro di me facilmente, per via del suo sperma già presente. Iniziai a muovermi, prima lentamente, per sentire tutta la lunghezza del suo membro, che diventava sempre più duro, dentro di me e in fondo a me. Poi con foga, con un desiderio che cresceva man mano. Ci girammo. Lui con altrettanta foga spingeva il suo membro gonfio dentro di me. Godevamo con versi smorzati. Ero come in trance, ma non volevo nient’altro. Non durò molto; mi afferrò per le spalle, tenendomi ferma, e spingendo con molta più forza e velocità il suo membro durissimo dentro di me. Mi venne dentro, ancora. Sentivo il suo membro pulsare e getti caldi di sperma inondarmi le pareti. E io, già sul punto di venire sin dal momento in cui lui era entrato in me, al sentire quel getto di sperma, al pensiero che fosse venuto dentro di me ancora una volta, mi lasciai sommergere dal nuovo orgasmo. Stefano riuscì ad afferrare le coperte e a coprirci entrambi. Ci addormentammo così. Lui sdraiato sopra di me e dentro di me. Dormimmo un paio d'ore. L'alba iniziò ad illuminare le finestre, con il sole che filtrava ...