Figlio di Puttana: il suo Uomo
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Orion V., Fonte: EroticiRacconti
... Sento di nuovo la mano di Gianni afferrarmi il braccio, e mi stringo a lui, spaventata. - Ma cosa diavolo… - mio marito guarda nella direzione in cui è sparito il gligante, e poi torna a guardare noi due – Si può sapere cosa è successo? Cosa avete combinato? Faccio per dire qualcosa di probabilmente stupido, ma Gianni si volta verso suo padre con una faccia per niente amichevole: - E’ successo che un energumeno ha minacciato la mamma e tu non hai fatto altro che dargli ragione! - Che cosa? Ma ti rendi conto di quello che dici? Quel signore era chiaramente alterato, e tu lo stavi provocando! Io invece ho cercato di capire le sue motivazioni, e infatti alla fine se n’è andato senza fare problemi. - Senza fare problemi? – Gianni è indignato – Ma se ha detto che aspetta la mamma in palestra lunedì! Quell’arrogante pezzo di merda… - Gianni! Non è questo il modo di parlare di una persona di colore… - Perché, se è bianco si può dire? - Beh, almeno non c’è allusione al colre della pelle… - Insomma: chiamiamo la polizia? - Cosa? E perché? - Come perché? Per le minacce alla mamma… - Non ci sono state minacce! E’ il suo personal trainer e le ha semplicemente ricordato il loro appuntamento di lunedì. - Ma papà! - Gianni! Io sono avvocato. Queste cose le so… Ho il braccio di Gianni intorno ai fianchi; mi sento sicura, protetta. Guardo con impazienza mio marito e sbuffo: - Insomma, vogliamo andare a casa, che ho freddo? Saverio, forse tecnicamente quelle non erano minacce, ma quel tipo ...
... mi ha spaventato… Grazie di avermi difesa, tesoro. Mi volto e schiocco un bacio a mio figlio. E’ solo un caso e colpa della posizione, se il mio bacio non atterra sulla guancia, ma direttamente sulla bocca di Gianni… E naturalmente è solo un caso se le nostre lingue s’incontrano brevemente nella penombra. Il mio uomo mi ha protetta. Mio marito, no. Non me lo scorderò. *** Quando arriviamo a casa mi rendo conto che Saverio è un po’ alticcio. L’Arneis con cui abbiamo accompagnato il pesce gli è piaciuto troppo, e adesso capisco come abbiamo fatto a finire la bottiglia visto che Gianni non beve e io ho mandato giù solo un bicchiere… Metto mio marito a letto e preparo un caffè per me e mio figlio… Sembra che i loro ruoli ormai siano invertiti un po’ in tutti i sensi. Temo che Gianni voglia commentare il comportamento di suo padre, ma non è così: sa che la pensiamo allo stesso modo, e non c’è altro da aggiungere. Chiacchieriamo un po’; dalla mia camera arriva il ronfare di Saverio: mio marito ha sempre russato, ma quando beve è proprio un disastro… Considerato che non si è neanche fatto la doccia, non ho proprio voglia di andare a letto. Specialmente se Gianni resta in piedi con me. - Sei davvero elegante stasera – mi dice all’improvviso con un sorriso – Al ristorante ti guardavano tutti: ero orgoglioso di te. Mi sento gonfiare dentro per la gioia. - Davvero? Grazie… Anche tu sei un bel fusto, sai? Lui annuisce, come se a lui non interessassero i complimenti. Immagino ne riceva ...