Paola mamma e donna 3
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Malizioso ma passionale, Fonte: EroticiRacconti
I giorni successivi a quella domenica mattina a casa mia, a quella seconda volta, la mente era completamente presa da ricordi, sensazioni, flash. Ripercorrevo senza soluzione di continuità tutto quello che era successo sia il venerdì sera quando siamo usciti, che due giorni dopo, appunto nel mio appartamento. Pensavo che la cosa avesse preso la sua strada naturale, che questo gioco avesse già assunto una sua connotazione. Non ci siamo sentiti fino al martedì . La sera lei mi chiama ed io rispondo tutto emozionato ed eccitato. Ma la sua voce era molto formale, più del solito “Ciao Marco, come stai, tutto bene?” “Ciao Mamma, si tutto ok. E da dopo domenica ancora meglio…” Un momento di silenzio e poi lei, ancora più impostata “domani sera vieni a cena? Tuo padre sennò si chiede che fine hai fatto” “D’accordo, ci vediamo domani sera”. Chiudiamo la conversazione e dentro di me la sensazione di un passo indietro. Il giorno dopo vado a casa loro prima del solito, sperando che mio padre non sia ancora rientrato ed infatti è così. Mamma, indossa una delle solite tute anonime che porta solitamente in casa, mi accoglie con un misto di imbarazzo e freddezza “Ciao sei arrivato presto”. “Si, speravo di trovarti da sola… Comunque quella tuta non ti rende giustizia”. Lei abbozza un mezzo sorriso, che ritrae subito e risponde “Lo sai che in casa devo stare comoda e non posso certo cambiarmi perché ci sei tu. Non l’ho mai fatto”. E’ voltata verso il piano della cucina e sta preparando. Vado ...
... dietro di lei, mi appoggio, la bacio sul collo e le carezzo i fianchi. Lei si gira con uno scatto nervoso “cosa cavolo fai? Tuo padre può rientrare da un momento all’altro e comunque questa storia deve finire!!!”. “Perché deve finire? E’ stata una cosa favolosa, siamo stati benissimo, non smetto di pensare e ripensare”. “Deve finire perché è sbagliato, possiamo farci beccare e comunque io non lo voglio, non possiamo permettercelo, io soprattutto non posso permettermelo”. Non l’ascolto, cerco di avvicinarmi e baciarla, ma lei mi molla un sonoro ceffone, che mi lascia interdetto, credo di aver ricevuto si e no due ceffoni in vita mia da lei e la cosa mi spiazza, rimango imbambolato. In quel mentre sento la porta che si apre e mio padre che rientra. La cena si svolge in un clima strano, mio padre è solitamente di poche parole, ma questa volta lo siamo anche io e mamma. Comunque dopo cena, saluto e vado a casa mia, con un misto di delusione e rabbia che mi pervade, con il mio orgoglio ferito. I giorni successivi scorrono lenti, tanti pensieri mi passano per la testa. Per fortuna il venerdì pomeriggio mi chiamano Luca e Andrea, due amici con cui esco spesso e mi chiedono se mi va di andare con loro in un locale in cui siamo stati qualche volta. E’ il classico locale disco-dancing, frequentato da una clientela con un’età abbastanza matura, molte persone separate, molte donne che non disdegnano una sana e spensierata scopata, specialmente con qualche ragazzo più giovane, un locale in ...