Paola mamma e donna 3
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Malizioso ma passionale, Fonte: EroticiRacconti
... molto carina…” Lo dico con un tono malizioso, quasi di sfida, che non sfugge a mia madre, che immediatamente si gira verso di loro e le becca mentre a confabulare mentre ci guardano, per poi rimanere ammutolite appena si sentono scoperte. “Ah si? Gabriella non mi ha detto niente, nessuna di loro mi ha detto di averti visto ieri sera…” “Boh, non le sarà venuto… Tu piuttosto che ci fai qui?” “Non lo so, non avevo voglia di stare in casa a fare monologhi con tuo padre e quindi le ho chiamate per sapere cosa facevano stasera ed eccomi qua…” “Bene, allora buon divertimento…” e la saluto andando verso il banco del bar, presagendo una serata di buca completa, pensando “meno male che sono con la mia auto, mi sa che tra poco levo le tende”. Ordino da bere e da lontano vedo mia madre che discute animatamente con Gabriella, sempre più animatamente. La cosa mi preoccupa un po’, non vorrei che avesse mangiato la foglia… anzi non mi preoccupa proprio, se viene fuori, meglio così… Vedo che recupera la sua roba, si guarda intorno per cercarmi con lo sguardo, viene via senza salutare nessuno e si dirige con passo spedito verso di me… La osservo bene, indossa la gonna che aveva il venerdì della cena e del cinema con me, nera di raso lucida aderente sopra il ginocchio, stivali di pelle tacco 10, su cui si muove con passo deciso ma sinuoso, calze nere velate, una camicia bianca di cotone aderente fuori dalla gonna. Sopra un cappottino grigio. Si avvicina a me e con un tono deciso, duro, ...
... stizzito, mi fa: “Sei con la tua auto,vero…?” “Si, perché…?” “Voglio andarmene, mi accompagni a casa…?” “E se non volessi, se volessi rimanere qui…?” “Senti, preferisci che lo chieda al primo che mi guarda qui dentro? Sono sicura che un volontario lo trovo… vuoi che tua madre vada in auto con uno sconosciuto…?” il suo tono è deciso, alterato, uno sguardo di fuoco che mi incenerisce… “OK, ti accompagno io…” Usciamo e ci dirigiamo all’auto, non un fiato da parte di entrambi… Saliamo e partiamo, poco dopo intravedo un parcheggio abbastanza nascosto e accosto. Spengo l’auto e le chiedo “Cosa è successo, come mai sei venuta via così al volo, hai litigato con Gabriella…?” Si volta verso di me, scorgo i suoi occhi bagnati dalle lacrime... senza avvisaglia, mi molla un ceffone, il secondo in pochi giorni “Brutto porco bastardo…!!! Adesso ti fai le mie amiche???? Certo che ho discusso con lei, ho notato gli ammiccamenti di tutte loro e la sua espressione quando ti ha visto, come ti ha salutato… Non sono scema, le ho chiesto spiegazioni del perché non mi ha detto di averti visto ieri e lei farfugliava… poi le ho chiesto cosa erano quegli ammiccamenti con le altre e se per caso c’era stato qualcosa tra voi… è stata zitta, non ha confermato, né negato… ma è stata un’ammissione…” Alza la mano come per ammollarmi un altro ceffone, ma le blocco il polso e con voce dura le dico “Certo che me la sono fatta, sono adulto e maggiorenne e lei pure… ieri ero qui, incazzato con te, umiliato e ferito… lei ...