Mai rimpianti!
Data: 01/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reninytxis, Fonte: Annunci69
Conosco Lorenzo da quando eravamo alle medie. Mai stati proprio amici, pur frequentando le stesse comitive. Ha sempre avuto molto seguito tra le ragazze, è attraente ed ha fascino. A me è sempre piaciuto, con quel suo modo affettato e disimpegnato, come un dandy. Tant’è che vestiva in modo piuttosto ricercato per la nostra età: amava indossare spesso gilet e cache col, suscitando i lazzi sia dei suoi detrattori che dei suoi amici.
Non siamo mai stati veramente in confidenza, come ho detto, ma credo che fosse riservato per carattere. Ne avevamo avuto conferma in parecchi dal fatto che mentre noi ci appassionavamo in lunghe quanto chimeriche discussioni su donne, sesso ed esperienze perlopiù virtuali, lui ascoltava senza quasi partecipare e glissava quando cercavamo di coinvolgerlo su argomenti “espliciti” …
Un paio fra noi, più spregiudicati che ambigui, avevano insinuato che potesse essere “di quelli”, agitando l’indice accanto all’orecchio. Questi erano ragazzi che spesso si ritrovavano in uno scantinato o qualche garage, muniti di riviste per signore, catalogo Postal Market o, quando baciati dalla fortuna, qualche pubblicazione porno per masturbarsi assieme. Mantenevano sempre un’aria di mistero su quelle riunioni, anche se alla fine avevano invitato un po’ tutti, compreso Lorenzo. Che però aveva sempre cortesemente declinato …
Con le prime storie arrivarono anche i cuori infranti e Lorenzo ne seminò parecchi lungo la sua strada. Bastava che si mostrasse anche ...
... solo un po’ interessato alla malcapitata di turno perché questa cadesse tra le sue braccia e, immancabilmente, sotto la lente dell’invidia di tutte le altre. Non so come ci riuscisse ma nessuna gli ha mai serbato rancore ed ancora oggi qualcuna lo rimpiange …
L’Università ci ha separati e spediti ai quattro angoli del mondo, tranne il sottoscritto che, avendo preferito il piccolo Ateneo locale, è caduto poco lontano dall’albero. Laurea, master, un paio di brevetti fortunati che mi trascinavo gelosamente dalla scuola superiore, ed ho raggiunto la tanto agognata indipendenza con grande sollievo del mio vecchio e la più cupa disperazione materna.
Lavoravo con uno studio di progettazione affiliato ad un gruppo olandese e vivevo in un monolocale che avevo ristrutturato quasi completamente da solo, all’americana, su due piani aperti.
Spartano ma confortevole nel disordine tipico del single. Avevo un paio di storie parallele: con una collega della casa madre che veniva a supervisionare i progetti un paio di volte al mese o che raggiungevo a Rotterdam per i miei aggiornamenti; una signora reduce da un divorzio che mi alternava al suo ex ed infine uno sbarbatello che frequentava la facoltà di Lettere e Filosofia che aveva bisogno di una botta di vita ogni qualvolta i suoi studi lo mandavano in crisi esistenziale.
Fu durante una pausa caffè che mi ritrovai ad un tavolino di distanza da Lorenzo.
Era così identico al ragazzo di quasi dieci anni prima che mi sentii quasi di ...