1. La Geisha- innocenza perduta


    Data: 03/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Cassandra

    ... belle e non potevano legarsi a nessuno. Lui sospettava che la ragazza, nonostante il suo atteggiamento sfrontato, fosse ancora vergine e la cosa non faceva che accrescere la sua eccitazione. Provava a dirsi di smetterla, viste le nozze imminenti, ma poi si autogiustificava attraverso un antico proverbio che recita: tre sono le cose che non possiamo contrastare, ossia l’acqua, il fuoco e la furia del cazzo. Finito lo spettacolo, Giovanna e Antonio andarono sulla spiaggia a vedere le stelle cadenti. Con loro c'era anche Ahmed, l’autista di fiducia. Erano in Basilicata e l'indomani sarebbero ripartiti verso la Calabria. Antonio e Giovanna passeggiavano e Ahmed un po' più dietro a scortarli. A vederli da lontano, un passante li avrebbe scambiati per due innamorati. Si sussurravano parole inudibili a qualsiasi orecchio umano e si scambiavano sguardi impercettibili. Era la folle eccitazione che scuoteva le loro anime e che non si sarebbe placata se non con la danza dei sensi. "Sei stata davvero brava oggi nei panni di Carmela. Hai talento, …” “Grazie. Perché hai voluto che ti accompagnassi? Hai un desiderio da chiedere in vista del tuo matrimonio?” “Un desiderio c’è. Sei tu!” La risposta schietta non la stupì. “Hai intenzione di mandare all’aria tutto?” “Purtroppo, non posso tirarmi più indietro. Ho un futuro assicurato lì… Ma ti voglio. Tanto… Vorresti essere mia solo per stanotte?” In quella parte d'Italia, nelle vicinanze delle spiagge ci sono grotte preistoriche. Antonio e ...
    ... Giovanna si infilarono all’interno di un antro, lui estrasse dal marsupio una piccola torcia. -Ha studiato preventivamente la cosa. - Pensò la ragazza. La pila li aiutava a farsi luce e Ahmed, fuori, controllava che nessuno li disturbasse. L’uomo l'attirò a sé. " Sei sicuro che Ahmed non lo racconterà agli altri?" " Ahmed è una persona fidata, non mi tradirebbe mai. In albergo i nostri compagni potrebbero vederci e capirebbero ogni cosa. Stai tranquilla! Su, rilassati." E mentre le diceva questo, sollevando il suo viso con un dito la baciò sulle labbra. Giovanna però non era per nulla rilassata e quando lui le tolse gli abiti e le toccò la figa, si rese conto che la ragazza era asciutta. E stretta. Sistemò a terra la sua felpa e ve la fece adagiare. Poi le aprì le cosce. Ad un tratto lei lo sentì sputare per due volte. La sua vagina era il bersaglio. Aprì la bocca per protestare, poi si bloccò di colpo. Lui le stava toccando il clitoride in un modo tale da farla impazzire. Lei era convinta di avere l'imene lacerato perché si masturbava da anni. Provò a dirglielo. "Tu ti tocchi come sto facendo io e ci vai piano con quelle mani da pianista. Se faccio più forte…” “Ahi!” “Che ti dicevo…” L’erezione a quel punto lo portò a sganciare i pantaloni e a provare la penetrazione. Giovanna era agitata. “Stai tranquilla, farò piano”, cercò di rassicurarla lui. E all’inizio fu dolce, ma la ragazza urlò. Per la giovane donna fu terribile, dolorosissimo. Avrebbe voluto mandarlo via ma lo aveva ...