1. Non ragioniamo di loro


    Data: 04/08/2021, Categorie: Incesti Autore: miriana, Fonte: EroticiRacconti

    Non ragioniamo di loro, ma… …diceva il poeta massimo, assai datato, però sicuramente più attuale di certi presenti … Verso che mi ha suggerito un nuovo racconto, fantastico, e non nel senso di grandioso, ma soltanto perché si accentra nella mia fantasia erotica. Anche se priva di una competenza specifica avevo risposto ad un’inserzione trovata sul giornale della mia città dove richiedevano un’addetta-o, al servizio ai tavoli d’un ristorante. Malgrado avessi confessato di non aver mai fatto quel tipo di lavoro, il proprietario, mi aveva assunta dicendo: “ Beh, le tue gambe, metteranno in secondo piano la tua momentanea inabilità …! ” Un commento che lì per lì, mi aveva dato un certo fastidio, ma che poi, valutandolo con più serenità, l’avevo preso come complimento. Il primo giorno di lavoro, si era concluso in modo noioso. Cerano stati pochissimi clienti e nessuno particolarmente interessante, tranne un bel signore sui quarant’anni, il quale, quando gli avevo servito un’insalata mista ed una fetta di formaggio grana, che poi aveva sminuzzato sull’insalata stessa, mi aveva ringraziata con un bel sorriso, a dir poco, incantevole. Un secondo sorriso, ancor più affascinante del primo, me l’aveva indirizzato poco prima di andarsene. La prima settimana era trascorsa in modo alternato, come clientela. Soltanto al sabato c’era stato il pienone. Ogni volta che entrava qualche cliente, guardavo con la speranza di vedere il bel moro, ma purtroppo, niente. Il giovedì della settimana ...
    ... successiva, verso le venti e trenta, lui era entrato con una bella ragazza bionda sottobraccio, nel classico atteggiamento del marito e la sua sposa, oppure dei fidanzati. Nonostante la ragazza, lui aveva continuato a sorridermi e a osservarmi con insistenza ogni volta mi avvicinavo per servire a loro oppure agli avventori vicini al loro tavolo. Prima di andarsene, si era recato ai servizi e, nel passarmi accanto, mi aveva sussurrato, pianissimo: “ Ciao bella! ” lasciandomi intimamente estasiata. Lo so che basta un nulla a punzecchiare il mio amor proprio, ma quando questo viene stimolato da un tipo come quello: alto, bello, moro, e con un fisico palestrato, anche se non in modo esagerato, non resisto proprio. Guardandolo con occhio esperto dalla cintola in giù, la mia vista si era soffermata proprio sul rigonfiamento eccellente sull’inguine, e pure sui suoi glutei, niente affatto male, anche se, il tutto, era imbrigliato dallo stretto pantalone, di colore grigio scuro. Quando poi era uscito dal bagno, si era di nuovo avvicinato per dirmi qualcos’altro, cosa che non gli riuscì perché, proprio in quel momento, la donna che era con lui, aveva sollevato il capo e lo stava osservando. Quella sera, anche se ero tornata a casa stanca, non avevo saputo resistere alla voglia che mi aveva invasa, sopraffatta. Mi ero toccata fino a raggiungere l’orgasmo. A dire la verità, trovavo quel lavoro monotono, e non solo …, ma avevo deciso di continuare a farlo perché, altrimenti, non avrei di ...
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