1. Invito a cena


    Data: 04/08/2021, Categorie: Sentimentali Autore: CoppiaLetterata, Fonte: EroticiRacconti

    ... coerente: le confidenze, il selfie, i pensieri sporchi, l’oliva. Gloria masticò con una lentezza tale da farmi sembrare del tutto banale che fossi io ad alzarmi e ad avvicinarmi a lei con la mano tesa, dove sputò il nocciolo. Le diedi una carezza sorridendo alla mia fidanzata perché avevo notato che la nostra ospite aveva le cosce serrate, come se volesse chiudersi per sempre ma allo stesso tempo provare un piacere immobile durante una serata informale in società. “Posso averne ancora?” “Certo, Gloria, tutte le olive che vuoi.” “Scusa, non le olive, la paella. Era davvero ottima.” Ne era avanzata parecchia e portai la padella direttamente in tavola dopo che la mia fidanzata e Gloria avevano fatto spazio sul tavolo. Ecco il brusco ritorno alla realtà: viene servito il bis, la conversazione continua, si parla del tempo o delle prospettive future, si beve dell’altro vino rimpiangendo di non avere colto un’occasione. Ma non a casa nostra. Quando agisco so che non sono solo e che dentro di me c’è l’approvazione della mia fidanzata che mi possiede ed è come se agisse per mio tramite. La stessa cosa era successa quando era stata lei a prendere l’oliva e a imboccare Gloria. Allora sapevo di star facendo la cosa giusta, l’unica cosa sensata, mentre Gloria seduta mi porgeva il piatto per la seconda porzione, prendendo un po’ di riso nella mia mano destra e sbattendolo oltraggiosamente sulla bocca. Gloria chiuse gli occhi, strinse ancora le cosce e inghiottì ciò che poteva, colta di ...
    ... sorpresa. Alcuni chicchi le caddero sulla blusa e uno si fermò sulla collana. Presi un’altra manciata mentre la mia fidanzata le versava del vino e gliela diedi. Stavolta era di più quindi l’impronta del cibo le rimase sulle guance; lei si portò qualche chicco in bocca con le dita. Guardai la mia fidanzata per capire se potevo andare oltre. Lei si alzò e porse il bicchiere a Gloria, portandoglielo alle labbra e facendola bere fino a che il vino non prese a scorrere sulla scollatura. Poi prese una manciata di paella anche lei e gliela versò addosso; non come uno schiaffo ma come una carezza, passandole il cibo sui tessuti e sulla pelle con dolcezza inferiore solo al modo in cui di lì a poco si chinò a mangiargliela via. Quindi la scena era Gloria che mangiava dalle mie dita mentre la mia fidanzata mangiava dal suo seno, abbondante e sempre più scoperto ma senza rivelare i capezzoli. “Ti piace?” Gloria disse di sì. “Ti piace la paella o il mio fidanzato?” “Tutto.” “E ne vuoi ancora?” Gloria non rispose ma scese dalla sedia, come se stesse svenendo, e si accovacciò sul pavimento. La mia fidanzata le fu di fianco in un attimo e io in un baleno pensai di essere di fronte a un’alternativa. Potevo tirarmelo fuori per farlo succhiare da entrambe, ma così avrei rovinato l’atmosfera per troppa precipitazione e soprattutto avrei infranto il desiderio di Gloria, di sentirsi vicina a qualcosa che non poteva avere. Oppure… Appena vide che avevo posato la padella sul pavimento, Gloria si era ...