Quel giorno al mercato .....
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: blackxxxmiamoglie
... africano il cazzo penzolava spostando la tunica, era evidente che il ragazzo sotto fosse nudo, proprio come lo ero io sotto il mio vestitino blu a fiorellini bianchi. Una situazione ed una scena sublime, inaspettata, ma altrettanto inaspettata è stata la mia reazione. Ma lo capite? Eravamo entrambi nudi sotto uno velo di tessuto a pochi centimetri l’uno dall’altra!
I ferormoni iniziavano a fluttuare nell’aria, alla vista di quel ben di dio quando presi coscienza di cosa mi stava accadendo mi ritrovai accovacciata con le gambe divaricate come quando stai sul water alla turca, sentivo la mia figa nuda aprirsi, la sentivo pulsare, gonfiarsi e mentre si dilatava io agevolavo l’apertura divaricando sempre un po’ di più le gambe, ero bagnata fradicia. Avrei voluto toccare quello splendido cazzo nero, prendermelo in bocca e spompinarlo, il desiderio era così forte che sarebbe bastato un niente ed ero prossima all’orgasmo senza toccarmi. Ad un certo punto vedo che lui mi osserva, capisco che intuisce la situazione e cosa mi sta accadendo, alza e abbassa lo sguardo, mi vede passare la lingua sulle labbra ripetutamente davanti al suo cazzo coperto solo da una garza, lo vedo eccitato ma leggermente imbarazzato, allora mi alzo in piedi per evitare di provocargli un’erezione inopportuna in mezzo alla piazza. Stando in piedi ho sentito i miei umori colare lungo le cosce, una mossa sbagliata la mia perché stavo sbrodolando come una fontanella, infatti poco dopo un bolo bianco di umori ...
... vaginali si spiaccica sull’asfalto davanti ai suoi occhi, neri e lucidi di eccitazione, a quel punto l’istinto animale ha il sopravvento e il suo cazzo inizia a rizzarsi sotto la tunica ma lui si gira prontamente e svanisce dietro il suo furgone. Passa qualche minuto e lo vedo fare capolino con la testa dal furgone, accenna un sorriso, io nel frattempo avevo ripreso in mano la mia bicicletta per tornare a casa. Lui era sempre lì appoggiato al furgone ad osservarmi con uno sguardo rapito, allora avanzo verso di lui, mi posiziono di fronte e salgo sul sellino sollevando leggermente il vestito, appoggio un piede sul pedale della mia bici con l'intento di tenere la gamba rannicchiata verso l'alto e divaricata, l'altro piede è appoggiato a terra, lui passa la sua mano su quel cazzo da sogno e ne evidenzia le forme sotto la tunica, allora io divarico anche l'altra gamba offrendogli il panorama in cinemascope 3D della mia fica ancora pulsante, aperta e bagnatissima. Rimango in quella posizione con le gambe aperte per alcuni interminabili istanti, poi inizio a chiudere e riaprire la coscia appoggiata sul pedale in modo ritmico, questo movimento mi da piacere, mi fa godere delicatamente, lui continua a guradarmi ma non può far nulla, c'è troppa gente che lo vede perchè lui è rivolto verso il lato della strada mentre io do le spalle alla gente e difronte a me c'è solo una siepe. Vorrei toccarmi ma non riesco ad osare, ho paura di venire subito sborrando dalla fica qui in strada, ma non ...