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Promiscuità - parte 2
Data: 05/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack
Sin dalla mia più tenera età, la doccia è il mio pensatoio preferito. Mi sono sempre convinto che l’acqua portasse via tutti i pensieri brutti e lavasse quelli belli. E se era così a dodici anni, figuriamoci adesso che di anni ne ho compiuti trentuno. E così, stamattina ho scelto di alzarmi presto, dopo aver dormito comunque poco e di sedermi rannicchiato sul piatto doccia ad aspettare una rivelazione. Ripenso a ieri sera, ai capezzoli di Elisa, al culo di velluto di Elena e all’odore di Nicolò. Odore di fumo, di alcool e un nonsochè di buono. Penso a quel gioco di mani sdraiati sul letto, penso a quei due baci in cucina e al messaggio e mi dispiaccio di aver così poco bagnoschiuma con me, per non lavare questi pensieri che prima di ieri sera non avevo mai avuto. Non mi spaventa la possibilità di essere bisessuale o come diceva mia nonna la possibilità di essere possibilista, mi spaventa solo che io gli uomini li capisco ancora meno delle donne e ho una maledetta paura di soffrire ancora di più di quanto abbia sempre sofferto con le donne. È chiaro che mi serve un’analista, un cornetto con la crema, un cappuccino e un nuovo episodio di Big Bang Theory. Butto un occhio distratto all’iPhone, sono appena le 07:30 e là fuori Roma non si cura minimamente di me e splende in tutta la sua magnificenza. Il mio Frecciarossa è alle 11:20, arrivo a Milano Centrale alle 14:40… e se lo accettassi l’invito di Nico? Che succederebbe? Se fosse una buona idea? In ...
... fondo ieri sera siamo stati bene no? O sto facendo una cazzata? E se mi perdessi qualcosa di veramente bello? La storia con i “se” non si è mai fatta e io questa storia voglio proprio vedere dove va a finire. Mi butto a peso morto sul letto, guardo l’iPhone e l’iPhone guarda me. Scrivo senza troppa convinzione un mezzo panegirico tipo questo di questo racconto per arrivare alla conclusione: e se facessimo colazione prima che io parta? Tanto questo dorme, ieri sera sono uscito da casa sua alle 03:20, figurati se questo è sveglio. Doppia spunta blu, subito. E che cazzo, te pareva! Crolla subito anche l’alibi dell’indisponibilità del soggetto ricevente. “Ci speravo proprio. Sì, per me va benissimo. Tu stai a Monti con l’hotel vero? Ti raggiungo in zona tra un’oretta” “Ma che ci fai già in piedi? Comunque è perfetto, ti aspetto sotto l’albergo” “Il punto è che non sono ancora andato a letto, quando siete andati via mi sono messo a finire un testo… dopo colazione torno a casa e mi metto a dormire che Eli va a lavorare.” Rido, involontariamente addolcito dal disordine dell’esistere di questo ragazzo. È proprio un musicista. Non ho il problema del cosa mettermi, avevo un solo cambio quindi sarò vestito come all’intervista. Se ne farà una ragione. È l’ora dell’appuntamento, quando scendo Nico è già lì che scrive nervoso sullo smartphone, mi saluta a malapena e mentre mi fa brevi cenni per arrivare al bar designato per la colazione, continua a ...