1. Ospiti a cena


    Data: 05/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: sexasis70, Fonte: Annunci69

    Fui svegliato di soprassalto da un rumore proveniente dalla cucina.
    
    Mi alzai di scatto e andai nervosamente in cucina.
    
    "Devi fare piano! Testa di cazzo!" dissi incazzato. Il destinatario dell'invettiva era Michele, un ragazzo moro e magro di 26 anni, e gay. Era vestito solo con un grembiule da "domestica". Tenendo lo sguardo costantemente basso si mise in ginocchio e attese che gli dessi il permesso di parlare. "Sono costernato, mio signore. Non accadrà più." Tornai in camera e presi una cintura. Poi di nuovo in cucina dove lo schiavo attendeva in ginocchio.
    
    Senza alcuna premessa verbale lo colpii con due colpi di cinta e andai via. Ormai ero sveglio, tanto valeva prepararsi. Feci la doccia e poi chiamai Michele. Mi mise adosso un accappatoio e mi asciugò delicatamente.
    
    Io, però, non sono un tipo dolce, così, dopo che ebbe finito, lo feci inginocchiare e gli sputai addosso. Mi vestii e andai in cucina dove lo schiavo mi aveva preparato la colazione.
    
    Lui era in ginocchio che aspettava. Mi sedetti e iniziai a mangiare. Sollevai le gambe da terra, lo schiavo si sdraiò sotto di esse e io poggiai le scarpe sul suo corpo nudo. Premevo con i piedi quel tanto da provocargli un pò di dolore. Finita la colazione mi preparai per uscire. "Me ne vado" dissi, "finisci di sistemare la cucina e la camera prima di andartene. Ah, ricordati che stasera ho ospiti. Non fare troppo tardi". "Si mio Signore" rispose.
    
    Michele era un ingegnere informatico laureato da poco. Lavorava ...
    ... come sistemista per una grossa società. In ufficio faceva i turni e quando non lavorava stava da me come schiavo domestico.
    
    Lo avevo conosciuto in chat e dopo un paio di incontri, a carattere prettamente sessuale, aveva iniziato questa nuova vita da schiavetto a tempo pieno. Praticamente viveva stabilmente da me e mi pagava la metà delle spese. Formalmente aveva una stanza sua ma spesso non gli permettevo di usarla e così dormiva sul tappeto del soggiorno. L'unico limite che mi ero dato era quello di non interferire con il suo lavoro. Per il resto era una mia proprietà. Sempre pronto e sempre disponibile.
    
    Avevo avuto molti schiavi in passato ma nessuno come lui. Era sinceramente masochista e desideroso solo di compiacermi. Godeva nell'essere umiliato, meglio se in pubblico.
    
    Così a volte invitavo a cena amici con cui condividevo la passione per la dominazione. Quella sera aspettavo una coppia di amici gay che avevano uno schiavetto. ma solo per sesso.
    
    Michele aveva il turno pomeridiano, quindi pensavo di ordinare qualcosa a domicilio che avremmo mangiato in attesa che rientrasse.
    
    Io tornai a casa alle 19:00 e con mia grande sorpresa lo trovai già a casa. Aveva già apparecchiato e stava cucinando. "Ho preso un permesso" mi disse, "così posso preparare la cena". Ovviamente non lo ringraziai. "Sei comunque solo una merda, ricordatelo". "Si mio Signore". Fui anche particolarmente contento del fatto che, anche se io non ero in casa, lui stesse cucinando completamente ...
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