1. Turbamenti 4. Troietta


    Data: 07/08/2021, Categorie: Esibizionismo Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    Linda allargò e serrò le cosce in un gioco di accavallamento delle gambe, che poteva apparire involontario, casuale. Dosando con sapiente malizia i suoi movimenti, dischiuse sempre di più la radice delle sue cosce, mostrando l'esiguo slip da cui facevano capolino bei ciuffetti di pelo nero e dove la sagoma delle grandi labbra faceva bella vista di sé. Era quella, una lezione che, nell’ambito del suo corso di laurea, non rivestiva particolare importanza, così molti dei suoi colleghi avevano anticipato il ritorno a casa per quello che si preannunciava come un caldo week end d’inizio estate. Linda era l’unica seduta in prima fila, di un’aula semi vuota e distratta, e la esibizione, che stava mettendo in atto, era inscenata ad uso esclusivo del docente, il solo, che per la sua posizione frontale, si poteva godere lo spettacolo. Lei si stava divertendo davvero, in quel gioco di provocazione esibizionista, e la fighetta le si stava bagnando per l’eccitazione: aveva la sensazione che se ne percepisse il profumo. La sua maglietta attillata, metteva in evidenza i seni tondi molto ben fatti, e i cui capezzoli, induriti ed eretti sembravano voler sfondare la barriera di tessuto sottile. Fingendo di essere smaniosa per il caldo, si muoveva, si agitava, si sistemava la gonna, scoprendo progressivamente le cosce, spingeva in avanti il busto quasi a voler offrire le sue belle tettine e inoltre metteva in evidenza i suoi magnifici piedi che calzavano sandaletti bassi molto sexy. Il ...
    ... professore si manteneva apparentemente impassibile, ma i suoi occhi solitamente di ghiaccio, sembravano brillare in modo insolito, e il suo sguardo puntava spesso una direzione ben precisa. Finalmente, la lezione ebbe termine e tutti gli studenti sciamarono via velocemente; il docente rimase deluso, vedendo che pure la brunetta del primo banco se l’era filata, poiché sembravano delinearsi sviluppi interessanti, dopo il comportamento che la ragazza aveva tenuto durante la lezione. Quando, poco dopo, la vide rientrare si rallegrò, e non fu troppo sorpreso. Linda, mentre scendeva le scale, aveva detto ai suoi amici: “Cavolo ho dimenticato il telefono in aula, devo tornare. Ci vediamo lunedì. Buon week end.” Il professore la intrigava assai: 47 anni, senza un legame stabile, altezza media, fisico atletico, stempiato, due penetranti occhi grigi e un eloquio particolarmente affascinante. Correva voce che fosse un grande amatore: la ragazza lo voleva assolutamente. “Prof” esordì Linda, “la sua lezione è molto interessante e vorrei approfondire con lei alcuni aspetti.” “Mi fa piacere il suo interesse, signorina. Sto verificando, sul portale dell’università, che lei ha una media molto alta, quindi il suo desiderio di sviscerare certi argomenti è genuino, e non è certo una captatio benevolentiae. Ormai, qui però, stanno chiudendo, e gli addetti ci cacceranno fuori. Se crede, potrebbe fare un salto da me, abito qui vicino, per parlare con calma. Magari le offro un aperitivo mentre parliamo. ...
«123»