I primi venticinque anni
Data: 08/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: fiordinorma, Fonte: RaccontiMilu
L'ADOLESCENZA Capitolo IICerto, nel modo con cui sono stata sverginata dietro, cioè senza traumi, tutt'altro, giocoso e irresponsabile, mi ha aiutato in seguito ad avere con il sesso un approccio più libero e privo di tabù, a differenza di altre donne che delle paure e dei divieti, ne hanno pagato in gioventù le conseguenze. Ancora oggi, mi faccio inculare, spontaneamente, proprio perchè la prima volta, è stato piacevole e privo di violenza, a certi uomini che non me lo mettono dietro in segno di rispetto, glielo devo far capire io, se non addirittura dirlo, poveri scemi..! A tredici anni e mezzo, mi vennero le prime mestruazioni, mia madre mi fù molto vicina, spiegandomi tutto quello che c'era da sapere, e mio padre la sera, avvertito dalla mamma, mi salutò con un "ciao bella signorina", seduta tra loro sul divano, mi sentii tanto felice quanto fortunata. Fino a quindici anni, non ebbi nessun rapporto intimo coi ragazzi, li frequentavo ma mi dedicavo di più allo studio. Al terzo anno di liceo, avevo da poco compiuto sedici anni, mi feci il fidanzato, Ernesto che frequentava il quarto anno, con lui iniziai a fare di nuovo sesso, conservando tuttavia la verginità, mi trasmise il vizio del fumo che in breve mi portò a fumare un pacchetto di sigarette al giorno. I sedici anni sono stati molto turbolenti e trasgressivi, ricordo, che alla gita di tre giorni a Firenze, feci coppia fissa con un ragazzo della mia classe, pur essendo fidanzata con Ernesto, non disdegnai, di ...
... concedermi a Claudio e fargli dei bei pompini. Erano i primi bocchini della mia vita, ne avevo molto sentito parlare dalle ragazze della scuola, per cui ero preparata, solo che non riuscivo ad accorgermi della venuta del ragazzo, e inevitabilmente mi sborrava in bocca, dapprima lo sputavo fuori, ma poi me lo tenevo e lo ingoiavo, era buono. Esperta e preparata, al ritorno dalla gita, lo feci anche al mio fidanzato ufficiale, Ernesto, prima ci toccavamo e masturbavamo a vicenda, quando glielo presi in bocca, rimase talmente felice e toccato da dirmi che era la prima volta per lui, venire sbocchinato da una ragazza. Purtroppo venne a sapere che mi ero concessa a Claudio in sua assenza, e mi lasciò, rimasi per qualche mese senza maschietto. Spesso indossavo spericolate minigonne, mostrando le gambe fino al limite, per la gioia dei compagni di scuola ed anche del bidello Vincenzo, il quale quando salivo le scale per andare in aula al primo piano, mi correva dietro, fermandosi all'inizio della rampa, e guardandomi sotto, il culo coperto dalla mutandina. Con il bidello instaurai una strana amicizia, diciamo così..., via, all'inizio, qualche volta gli chiedevo di comprarmi le sigarette dal tabaccaio, dandogli i miei soldi, poi da solo mi faceva trovare pronto il solito pacchetto di marlboro e non voleva i soldi. Vincenzo aveva quaranta anni e passa, e una gamba offesa, per cui zoppicava vistosamente, ma gli piacevano le ragazzine, e quando mi scorgeva non mi toglieva più gli occhi da dosso, ...