I primi venticinque anni
Data: 08/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: fiordinorma, Fonte: RaccontiMilu
... all'inizio turbata da ciò, poi risolsi il problema con un "chi se ne frega". Andò a finire che in cambio del pacchetto giornaliero, pretendeva una mia piccola prestazione, nello sgabuzzino degli attrezzi, di cui lui aveva le chiavi, vicino ai bagni, durante le lezioni, scendevo e furtivamente entravo nel bugigattolo, lui veniva e mi dava il pacchetto di marlboro, io alzavo la maglietta, scostavo il reggiseno e gli mostravo il seno con i capezzoli. Pochi minuti, in seguito si fece più audace, voleva vedermi sotto, accettai dicendogli che non doveva toccarmi per nessun motivo, altrimenti avrei gridato e denunciato alla preside facendogli perdere il posto di lavoro. I miei genitori mi davano i soldini necessari, tuttavia per disporre di qualcosina in più mi prestai agli avidi occhi del guardone bidello. Gli mostrai il culetto coperto dallo slip, come era prevedibile non si accontentò, ma rispettò i patti e non mi mise le mani addosso, voleva vedere di più..., senza dirmi cosa nello specifico. Per qualche giorno lo evitai, malgrado lui mi facesse dei cenni, poi m'accorsi che con i soldi delle sigarette, avrei potuto fare altre cose e decisi di rifrequentarlo. Gli chiesi senza pudore cosa voleva, altrettanto smaliziato mi disse: fammi vedere la passerina! No...! quella nò, non mi fido, potresti eccitarti e perdere la testa! Giurò sui suoi figli che non mi avrebbe toccata, al che gli dissi che un pacchetto di sigarette era poco. Se me la fai vedere, ti dò anche tremila lire, ...
... acconsentii, nel piccolo abitacolo, dopo che mi aveva dato i soldi e le sigarette, abbassai il jeans e la mutandina, così lui potè vedermi la fica bella coperta di peli, prima che alzassi lo slip, mi chiese pietoso, aprila con le dita voglio vederla tutta, con un gesto rapido di pochi secondi me la aprii, mostrandogli la carne viva e vergine della vagina, solo un attimo, poi mi tirai sù tutto e uscii velocemente. Subito mi vergognai di aver preso dei soldi e di essermi offerta alla vista di quel porco fetente, non presi più nulla da lui e in seguito lo ignorai completamente. Quell'anno donai la mia verginità al primo venuto, un ragazzo di venticinque anni, fratello di una mia compagna di classe, aveva la moto e a me piaceva andarci sopra. Un giorno gli chiesi, di nascosto dalla sorella se mi portava a fare un giro, lui subito si offrì, tenevo la minigonna, e quando salii diedi spettacolo nella strada, con tutta la mutandina a vista, non me ne preoccupai dalla felicità di andare in moto. Dopo un lungo giro si fermò in un posto isolato, non gli chiesi neanche il perchè, talmente ero cotta, mi baciò sulla bocca e io risposi con la lingua, mi mise le mani tra le cosce e mi carezzò la fica premendo con il dito sulla fessura coperta dallo slip. Non gli dissi che ero vergine, non so perchè, in piedi vicino alla moto mi mise il cazzo durissimo in mano, avevo vergogna a prenderlo in bocca perchè era più grande di me, in compenso si chinò davanti, mi alzò la mini, che poi tenni io per ...