1. Ampio pigiama


    Data: 09/08/2021, Categorie: Incesti Autore: QueenLatina, Fonte: RaccontiMilu

    ... di noi. In fondo era solo un piccolo gioco, non mi sentivo particolarmente in torto a comportarmi in quel modo. Stuzzicavo, ma senza lasciar spazio ad altro. Non &egrave che avessi mire sul mio povero cognatino, non era una gran bellezza. Quando erano fidanzati facevano una bella coppia, ma 10 anni dopo erano entrambi appesantiti e Sandro aveva perduto molti dei suoi capelli. Non era certo l�uomo dei miei desideri e al confronto con mio marito faceva una pessima figura. Neanche si può dire che io sia una esibizionista. Vesto abbastanza castigata, in spiaggia come minimo il bikini. Giocavo per giocare, per metterlo in difficoltà, perch&egrave era facile, forse.Quando cominciò a fare più caldo smisi di indossare i pantaloni del pigiama e usai le giacche di mio marito così che la loro lunghezza mi rendesse meno sfacciata. Feci in modo di avere sempre le gambe perfettamente depilate e lo smalto sui piedi sempre curato e sexy scegliendo volutamente di accoglierli scalza. Ovviamente il pigiama di mio marito mi stava più largo e quindi a Sandro offrivo una visione che andava ben oltre il mio seno. A raccontarla sembra che mi fossi fissata a fare l�esibizionista in famiglia, ma vi assicuro che non era così. Pensavo a quella situazione solo quando sentivo il citofono alle 7:30 la mattina e prestavo solo più cura alle mie gambe ed ai piedi. La scelta di usare le sue giacche, al contrario, mi faceva sentire ancora di più di appartenere a mio marito, e a lui faceva piacere.Comunque, ...
    ... quello con mio cognato restava un gioco piuttosto innocente e privo di conseguenze, almeno credevo.Una mattina però, nel salutarmi, approfittando del fatto che Letizia e mio marito si stavano accordando per il giorno dopo, lui mi sussurrò: �non fa troppo caldo per dormire con gli slip?� e assunse una espressione fintamente ingenua. Non riuscii a rispondergli. Ero sorpresa. Aveva rivelato una audacia di cui non lo ritenevo capace. Questa volta pensai a questo gioco anche dopo che se ne furono andati. Mi aveva chiesto di mostrargli anche quello che normalmente gli slip gli impedivano di vedere. Ma che sfacciato! E che strano piacere che mi dava il fatto che lo fosse stato. Mi dissi che se lo poteva scordare, il porco.Il mattino dopo ero in bagno quando li sentii entrare in casa. Senza neanche ragionarci e senza chiedermi se fosse presente anche Letizia, mi sfilai gli slip e li buttai nel cesto dei panni da lavare. Mi guardai allo specchio muovendomi per assicurarmi che la giacca non salisse mai troppo qualunque posizione assumessi. Poi li raggiunsi. Tenni d�occhio Sandro il quale non diceva una parola mentre Letizia salutava i figli. Io non potevo piegarmi finché lei non si fosse distratta. Avevo servito una mano piuttosto pericolosa a quel gioco quella mattina. Finalmente andò in cucina a riempire un bicchiere d�acqua per uno dei miei nipoti ed io, nonostante la presenza di mio marito, mi piegai a baciarli col petto orientato nella direzione di mio cognato. La giacca si allontanò ...