1. Ampio pigiama


    Data: 09/08/2021, Categorie: Incesti Autore: QueenLatina, Fonte: RaccontiMilu

    ... tantissimo dalla mia pelle e sentii un calore molto forte prendersi possesso di me e un interminabile brivido mi attraversò la schiena. Non ebbi il coraggio di guardare Sandro nuovamente negli occhi. Quando se ne andarono mio marito mi sorrise e mi chiese �hai freddo?� �Freddo? No, perché?� Lui per tutta risposta ridendo toccò con gli indici i miei capezzoli che mi resi conto svettare sotto il tessuto. Ero chiaramente eccitata. E lo ero anche li sotto.Nella doccia mi maledissi per aver rischiato così tanto e per aver creato una situazione che poteva degenerare. Non l�avrei più fatto e decisi di non pensarci più.Eppure il mattino dopo, appena sveglia, mentre ero ancora a letto, per prima cosa mi sfilai le mutandine. Ma che diavolo stavo facendo? Era irresistibile ogni volta la tentazione di ripetere lo spettacolo. Non ebbe molte repliche, lo misi in scena forse per 5 o sei giorni. Poi una mattina, dopo qualche minuto che mio marito e i bambini se ne erano andati, suonarono alla porta. Corsi a coprirmi con una vestaglia pensando fosse un corriere o un vicino e aprii. Era Sandro. Senza dire una parola entrò in casa e chiuse la porta alle sue spalle.Io trasalii. "Ciao Sandro. Hai dimenticato qualcosa?" Sapevo benissimo che non aveva dimenticato nulla, se non che era un uomo sposato ed il padre di due bambini. Mi resi conto che l'avevo fatta grossa e non c'era modo di tornare indietro. "Sei andata un po' oltre nelle tue provocazioni Valeria" mi disse con un tono deciso e ...
    ... lentamente. Mi guardava con un l'espressione classica del papà che informa la sua bambina di quanto &egrave stata cattiva. In questi casi si nega sempre, ma era inutile arrampicarsi sugli specchi. "Hai ragione, scusami. Ora per favore ... " e indicai con gli occhi la porta alle sue spalle."E' tardi. Ho carcato di ignorare ... Valeria. Sono giorni, settimane che sbircio tra le pieghe ... che vedo il tuoi seni ... liberi ... ed ho un unico pensiero ..." Dicendolo di avvicinò di un passo. Indietreggiai appoggiandomi alla parete opposta e il mio respiro si fece affannato. Il cuore cominciò a battere forte. "Sandro io ..." Io non avevo nulla da dire. Come le armate travolte da un nemico troppo più forte, stavo smobilitando le difese. Lui si avvicinò ancora e con un gesto sciolse il nodo della mia vestaglia che si aprì completamente. Uno schiaffo mi avrebbe scossa di meno. C'era solo la giacca tra la mia pelle e il suo sguardo. Un altro passo, poi si inginocchiò e da quel momento smettemmo di guardarci negli occhi. Io alzai la testa al cielo. Me l'ero cercata, ero io l'artefice di quello che stava accadendo. Avevo messo in moto un treno ed ora si viaggiava. Le sue mani scoprirono il mio ventre non celato da alcun intimo e prese a farsi largo tra le mie gambe. Sentii il suo mento strusciare tra le mie cosce e poi la sua lingua affondare nel mio mare di umori impazziti. Sollevai una gamba sulla sua spalla e strinsi la sua testa al mio ventre mentre perdevo ogni controllo sulle mie emozioni e ...