1. Il mio nonno ed io


    Data: 10/08/2021, Categorie: Incesti Etero Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... un ditino nella patatina ?�-�Sì, nonno� dissi, Diventando rossa come un pomodoro. Effettivamente, qualche volta mi ero toccata ed avevo anche goduto parecchio._�Vuoi che ora ti tocchi io, amore ?� domandò.-�Sììììììììììììììì, sarebbe bellissimo� feci io entusiasta.-�Allora vieni, tesoro, andiamo di là, in camera. Sul lettone staremo più comodi.� mi disse, prendendomi in braccio e portandomi nella sua camera da letto.Mi fece stendere e si stese al mio fianco. Iniziò a carezzarmi dolcemente, il viso, le labbra, il collo, scese verso le mie tettine, le strinse un pochino, si abbassò con il viso ed iniziò e succhiarmi e mordermi i capezzoli, che divennero duri come il marmo, mentre con la mano, piano piano, mi carezzava il pancino, intrufolò le dita nella mia bionda peluria, scese su una gamba e risalì sull'altra, fino ad arrivare alla mia patatina. Iniziò a carezzarmela dolcemente, stuzzicare il clitoride, mi mise un dito dentro e lo iniziò a muovere lentamente.Io stavo godendo come non ero mai riuscita a godere da sola. Mugolavo dal piacere. A quel punto, lui lascio le mie tettine, mi fece aprire bene le gambe e si distese in mezzo, la bocca sulla mia patatina ed iniziò a leccarmela tutta, ad inserire la lingua, a mordicchiarmi il clitoride. Non ce la feci più e venni con un urlo-�Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhh, sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì, ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, odddioooooooooooo�, dicevo sconclusionatamente.Lui mi lasciò e si stese al mio fianco, il suo membro eretto. ...
    ... Io timidamente accostai la mia faccia e gli chiesi se potevo baciarlo. Fece un cenno affermativo. Allora iniziai a baciarlo, a leccarlo. Il nonno allora mi disse :_�Apri la boccuccia, tesoro, ed inizia a prenderlo dentro, ma stai attenta a non farmi male con i denti.�Annuii e provai a fare come diceva lui. Quasi mi si slogarono le mascelle ma ce la feci a prenderne un bel po in bocca ed allora lui iniziò a guidarmi la testa su e giù, piano e dolcemente. Era il mio primo tentativo di un pompino. Andai avanti per un po'. Ma poi mi stancai, mi faceva male la bocca e glielo dissi. Allora mi fece smettere, mi attirò a sé e mi baciò a lungo.Intanto si erano fatte le 11. Oramai ero da lui da più di due ore.-�Nonno, la mamma mi aveva mandato a chiederti se volevi venire a pranzo da noi ma poi, presa dall'eccitazione, mi sono dimenticata di chiedertelo� dissi.-�Ma tu cosa preferisci ? Che venga a mangiare da voi e continuare a stare con me a coccolarci ancora ?� mi chiese a sua volta.-�Oh, vorrei restare tutto il giorno con te a continuare come ora, nonno� risposi.-�Sarà meglio, allora, che tu avverta i tuoi che ti fermi qui da me per aiutarmi ad accudire i cani. Dì anche che pranzeremo assieme�.Così feci. La mamma mi sembrò perplessa ma non fece obiezioni. Finita la telefonata, ritornai a letto dal nonno e riprendemmo dove avevamo lasciato. Mi fece godere ancora tantissimo. Ma io, nella mia inesperienza, non riuscii a fare godere lui.Comunque, ci rivestimmo, io il mio vestitino e lui ...
«1...345...»