Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio
Data: 10/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: AndrewKyleGay, Fonte: xHamster
... sistemato le ultime cose, salutai di fretta Ella e Martin e mi diressi verso la fermata del bus, che si trovava ad appena cento metri da casa mia, giusto alla fine della via.Arrivato, vidi alcuni bambini, potevano essere una decina, che aspettavano l’arrivo dell’autobus come me e iniziai a parlare con uno di loro , che sembrava avere la mia età. Iniziai dicendo- Ciao! Io sono Kyle e tu?--Ciao Kyle! Io sono Ben. Sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto a scuola e di solito le facce le conosco tutte, vivendo nello stesso posto dalla nascita e frequentando la stessa scuola per 5 anni consecutivi.-- Hai ragione! Sono nuovo, appena arrivato! La famiglia Davis mi ha preso con sé appena ieri.-- Sei un ragazzo fortunato. La famiglia Davis è una famiglia perfetta e sono anche giovani. Hanno tutte le carte in regola per essere una buona famiglia e poi sembrano gentili e disponibili. -- Lo sono e ne sono felice. Guarda l’autobus è arrivato! Saliamo.-- Ok! Andiamo- rispose Ben.L’autobus ci portò diretti a scuola, con qualche breve fermata. Guardavo attentamente la strada mentre continuavo a parlare con Ben, poiché non volevo pertermi il più piccolo dei dettagli delle cose e dei paesaggi che stavano scorrendo davanti ai miei occhi. Vedevo tutto quello che non avevo visto mai: donne con un passeggino, ragazzi che passeggiavano i loro a****li e molto altro ancora.La scuola sembrava molto più bella di quella che frequentavo prima. Era in condizioni migliori e non sembrava isolata dal resto del ...
... mondo, poiché era circondata da grandi costruzioni, dal momento che si trovava quasi al centro della città. Mentre stavamo scendendo dall’autobus Ben mi chiese se questa scuola somigliasse minimamente a quella che frequentavo e ovviamente io risposi di no, in quanto questa sembrava diversa e anche nell’aria si respirava più tranqullità. Nella mia vecchia scuola tutto, anche la cosa più bella, poteva diventare una tortura da un momento all’altro, anche se tu non avevi fatto niente per peggiorare la situazione. Tutto era nelle mani degli educatori, che ti muovevano come marionette e tu dovevi sottostare ai loro ordini. Per un loro sbalzo di umore potevi passare anche ore ed ore chiuso nella stanza della detenzione e per una loro incomprensione potevi anche essere punito.Non appena attraversata la soglia della scuola, Ben mi chiese- Sai già in che classe sei ?-- Sì, so che sono in quinta.-- Volevo chiederti se tu sapevi già la sezione perché ci sono molte quinte.-- No, questo non lo so. Vieni con me in presidenza prima che inizino le lezioni? Andiamo a chiedere.-- Sì, ma dobbiamo affrettarci. Sai, possibilmente saremo compagni di classe, perché nella mia classe ci sono meno alunni.-- Non so dove sia la presidenza, mi accompagni?-- Seguimi!- e dopo avere percorso alcuni corridoi e salita una rampa di scale siamo arrivati alla presidenza.-Eccocci arrivati! Ora bussa e parla.- disse Ben- Ok!- bussai e mi aprì una signora, un poco avanti con gli anni, con le rughe che gli tagliavano ...