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Si...l'ho tradito!.
Data: 10/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: CP48HOT, Fonte: Annunci69
... ridicolo senza accorgermene con i miei figli che in più do una circostanza mi fecero notare quanto poco si addiceva quell'abbigliamento ad una donna anche madre e stimata professionista. Finchè una sera fu proprio Paolo e dirmi così d'un fiato " Anna mi spieghi che ti sta pigliando?" ed io " scusa ma perchè?" e lui " ma ti rendi conto come vai in giro ?...i tuoi abiti, il trucco, quei sandali, insomma hai pensato che anche i tuoi figli te o stanno facendo capire che non è cosa?" ed io quasi risentita piccata dal fatto che mi sentivo in colpa ma non volevo ammetterlo" beh se non vi piace non mi guardate, io sono una Femmina e così mi sento bene". Paolo capì che c'era qualcosa che non andava ma per amor di famiglia lasciò perdere e non me ne parlò più. UNa mattina, era luglio" mi sentivo davvero molto "calda". ero agitata, nervosa e ricordo benissimo che dovevo andare dal mio ottico per ritirare l'ennesimo paio di occhiali da sole. Indossai un abitino strettissimo di maglina panna, sottilissimo, era quasi trasparente per quanto mi calzava a mo di guanto. Sotto non indossai nulla anche perchè persino con il più microscopico perizoma sui fianchi si notava il segno dell'elastico. Misi i miei sandali apertissimi rossi con due sottilissime fascette a tenere le dita dei miei stupendi piedini....tutti verniciati di rosso vermiglio così come le labbra e le unghia delle mani, presi la tracolla di "Braccialini" su fondo rosso e uscii. Erano le 10 e mezza e mi fermai in piazza al bar a ...
... prendere un caffè. Mi sedetti ai tavolini ovvio tutta scosciata appena accavallai le gambe. Il cameriere paonazzo in viso mi servì il caffè quando un uomo sui 55 anni, alto sul metro e 85 in camicia di lino rosa e pantaloni sempre di lino blu si sedette al mio tavolo e " Signora mi scusi ma non ho saputo resistere" e così si presentò. Era un Informatore medico di Roma capitato in città per visitare alcuni studi medici e così attaccò bottone. La sua presenza non m'infastidì, anzi. Più lo guardavo più lo trovavo intrigante con quel suo vocione profondo, caldo il suo bel sorriso. Notai che dalla camicia sbottonata un bel pò sul petto dato il caldo era molto peloso, un pò ingrigiti i sui peli come i suoi capelli che portava cortissimi. Parlammo del più e del meno ma fu piacevole. Poi si offrì di accompagnarmi ma rifiutai dicendo che l'ottico era proprio li di fronte e lo salutai andandomene, certo sculettando proprio come una zoccola, chissà forse in cuor mio lo volevo "fulminare" quel maschione, stampargli bene nel cervello il mio corpo, le mie natiche e le mie gambe e sorrisi. Sbrigai le mie cose e mentre stavo tornando verso casa me lo ritrovai di fronte che sbucò da una farmacia. Lui mi guardò e " sembra che il destino ci fa incocciare di nuovo...prendiamo un aperitivo insieme?" ed io " se mi ripete il suo nome potrei anche accettare". Lui sorrise e mi disse di chiamarsi Gigi e ricominciò a parlare in modo simpatico, di lui del fatto che s'era separato da poco dei figli e poi ...