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Il fidanzato di mia sorella 25
Data: 07/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Ogni nuovo capitolo uscirà ogni settimana. Portate pazienza ragazzi In cerca di un lavoro trovo un altro cazzo CAPITOLO 25 Siamo a Febbraio e continuo ancora la mia relazione con nonno Ugo e con Samuele. Nonno ha due culi da soddisfare, io usufruisco del culo di Samuele mentre godo con il cazzo di Ugo e il ragazzino ha due cazzi tutti per lui da accontentare. E’ il mercoledì delle Ceneri quando decido di trovarmi un lavoro per conto mio. La mia famiglia non mi ha mai fatto mancare nulla e anche tutt’ora ma la necessità di avere una mia indipendenza economica si fa sentire. Provo a farmi assumere per ogni genere di lavoro ma alcuni rifiutano di darmi il posto perché non ho esperienza, altri perché chiaramente mi fanno capire che non vogliono un gay tra i loro dipendenti e altri ancora che usano la prima scusa per mascherare la seconda. Camminando per le strade ghiacciate del mio posto natio, noto che un famoso ristorante-albergo sta cercando dipendenti. Desisto all’idea di entrare perché sicuramente anche questa volta il posto non mi verrà assegnato ma se davvero la fortuna è cieca, chissà che questa volta non stia indicando proprio me?! Entro nel ristorante, chiedo di parlare con il proprietario e quando arriva dinanzi a me scopro che e’ un bel signore sulla 50ina. Chiedo gentilmente se mi può spiegare quale tipo di persona stiano cercando e per quale lavoro nel suo locale e l’uomo mi confida che stanno cercando un ragazzo che ...
... faccia da fattorino per una nuova idea di portare il cibo, e non solo le pizze, anche a casa quando le persone chiamano. Gli dico che questo tipo di lavoro farebbe proprio al caso mio allora il proprietario del ristorante mi dice se mi va di iniziare il lunedì prossimo, giorno dell’inizio della sperimentazione di questa sua nuova idea. Sono al settimo cielo, non mi ha neanche chiesto se ho esperienza ma soltanto se sono in possesso della patente perché il mezzo di locomozione lo forniscono loro. Al mio consenso, l’uomo mi stringe la mano e si raccomanda con me di arrivare in orario il primo giorno del primo lavoro svolto nella mia vita. Ci mettiamo d’accordo anche per il prezzo e nonostante sia un po’ bassino, acconsento nuovamente a lavorare per lui anche solo per non chiedere in continuazione i soldi ai miei genitori per andare a divertirmi. Torno a casa e ne parlo con i miei. Mamma Rachele e papà Massimo sono felici e anche i loro compagni Rafael e Muhammad. Per quella sera, decidiamo di andare tutti e cinque a mangiare nel ristorante che mi assumerà lasciando in sospeso per una volta le sessioni di sesso con il nonno e Samuele e le consuete bevute di piscio che Ugone ci fornisce. E’ una serata spensierata, presento la mia famiglia al mio futuro datore di lavoro che scopro chiamarsi Gustavo. E’ un tipo alla mano, di umili origini e che ha ereditato il ristorante-albergo dal suo genitore che precedentemente lo aveva ereditato dal padre (IL NONNO DI GUSTAVO IN POCHE PAROLE). ...