Il fidanzato di mia sorella 25
Data: 07/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... Dopo la magnifica serata trascorsa in compagnia della mia famiglia, torniamo a casa. Mando un messaggio a Ugo e Samuele per tranquillizzarli che il giorno dopo sarei andato a trovarli. E così faccio. Passo il fine settimana in compagnia del nonno e del ragazzino 16enne intento a farmi scopare e a bere piscio fino a farmi venire il mal di stomaco. Finalmente e’ domenica sera e, al contrario di chi non vorrebbe neanche dormire per alzarsi ed andare a lavorare il lunedì successivo, io non vedo l’ora che faccia l’alba. Quando mi sveglio e’ ancora presto. Ho tutto il tempo di prepararmi la colazione, fare la doccia e uscire un po’ tanto devo presentarmi al lavoro verso le 11, orario in cui le persone iniziano a chiamare il ristorante per farsi preparare il pranzo take-away. Arrivato sul posto, Gustavo mi viene incontro.
“Buongiorno Giulio. Tra poco inizierà il nostro servizio”, fa Gustavo
“Non vedo l’ora di cominciare”, gli rispondo entusiasta
“Il tuo posto e’ in cucina. Non appena arriverà una telefonata che riguarda la tua mansione, i tuoi colleghi ti avvertiranno”, continua il mio datore di lavoro
“La ringrazio per questa opportunità”, lo incenso
“Vai e buon lavoro”, mi risponde Gustavo e mi dirigo verso la cucina
Nonostante siano ancora le 11 del mattino c’e’ già un profumo che non vi dico. Il locale e’ pieno di camerieri e cuochi, maschi e femmine. Sono tutti molto affascinanti ma di più i ragazzi e noto che alcuni portano sicuramente un bel mestolo ...
... nei pantaloni stretti delle loro divise. Essendo un tipo molto socievole, faccio subito amicizia ma e’ già passata una mezz’ora da quando ho iniziato a lavorare e ancora nessuna chiamata per il servizio takeaway e’ stata fatta quando all’improvviso Gustavo mi ordina di iniziare le consegne. Mi preparo emozionato e inizio a fare il mio giro. Busso alla porta di numerose persone dai più disparati ceti sociali: dai ragazzi universitari che vogliono mangiare sano, alla casalinga che non ha fatto in tempo a preparare i pasti passando per i pensionati pantofolai oppure alla classica donna che sta più attenta a non rovinarsi le unghie piuttosto che preparare da mangiare al marito. E’ appena iniziato Marzo, e’ più di un mese che faccio le solite consegne sempre agli stessi indirizzi. A questo punto posso fare il percorso ad occhi chiusi ma un giorno mi viene ordinato di portare il cibo ad un indirizzo che non avevo mai avuto il piacere di visitare. Arrivo al punto prestabilito e mi fermo davanti ad un palazzo arancione. Suono al citofono ma non mi risponde nessuno, si sente solamente il rumore di chi alza l’apparecchio per rispondere e quando fornisco la mia identità di fattorino, il portone si apre. Salgo le scale arrivando fino al secondo piano, busso alla porta e quando si apre mi si presenta un ragazzo meraviglioso. Ha gli occhi neri, i capelli anch’essi corvini che fanno un tutt’uno con la barba e i baffi. Indossa un maglione blu e un paio di jeans.
“Quanto ti devo?”, mi ...