1. La mia nera di ferragosto


    Data: 12/08/2021, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: RaccontiMilu

    ... e inumidendo con la sua rosa lingua le labbra camuse. Si avvicinava a me sorridendo e mi diceva togliti il cazzone di fuori che lo voglio toccare. Ad un certo punto ero eccitato e non riuscivo più a resistere mentre lei iniziava a dirmi peggio per te non sai che ti perdi ma che sei frocio non ti piacciono le donne. Vuoi andare con i maschi e sorrideva. Finimmo con il non parlare più fino ad arrivare ad un locale in centro muti�Si rese conto che qualche cosa era cambiato nel mio atteggiamento ma manteneva un atteggiamento di derisione. La feci entrare con una lieve spinta senza chiederle se volesse e al cameriere che ci venne incontro dissi che ci accomodavamo in un posto appartato. Scegliemmo il tavolo poi la feci alzare e le dissi andiamo al bagno. La donna rimase sorpresa e con un sorriso disse: tu devi andare al bagno io vado dopo a lavare le mani. Le risposi: non hai capito tu vieni al bagno con me e la sospinsi tanto che cedette con un sorriso finto mi feci indicare le toilette dopodichè feci entrare Janira in quella delle donne e subito dietro di lei mi infilai io. Vi erano quattro bagni con porta la spinsi in quello centrale. La sbattei con le mani al muro e chiusi la porta a chiave. Lei non fiatò le alzai il vestito. Il suo culo era grosso con le chiappe morbide ma elastiche mentre la vagina depilata mi sembrava molto larga. Le misi le indice e medio di una mano nell�ano e sprofondò tutto dentro segno che ne aveva presi di cazzi eccome. Le dita dell�altra in fica ...
    ... con violenza e La donna sentì quello che doveva sentire. Le infilavo le dita con forza e determinazione� nel modo più violento e irruento possibile. Con una passione e una voglia di fotterla che poche volte avevo provato. Dentro di me non pensavo altro che farle capire con che uomo aveva a che fare�������.. altro che frocio e finocchio. Cercò di voltarsi e affannando e gemendo diceva: coloca tuo pau na minha bunda ripetendolo ossessivamente ma io non avevo alcuna intenzione di scoparla li ma volevo marinarmela a dovere. Aveva iniziato una sorta di nenia lamentela a voce alta ma io l�avevo subito fatta tacere dandole un morso sulla spalla: zitta, stai zitta, muta capito e avevo affondato lea mano intera in vagina.Senza risponderle continuavo a martellarle culo e fica senza tregua spremendole a ritmo la clitoride. La nera si era accartocciata e ora mi incitava: rasgue a minha bunda e continuava così mentre le mie mani si lubrificavano di denso liquido, umori che colavano dalla vagina e lei che si mordeva le labbra fino a farle livide. Adesso ti piace porca nera ti piace si ti spacco tutto. Lei cercava il cazzo voleva essere inculata. Era una maiala ma servivano le protezioni del caso. Poche volte mi ero posto problemi ma in questo mi parve il caso. Provò in tutti i modi a prendere il pene ma fui irremovibile le feci fare tutte le contorsioni che era in grado di fare ma tutto solo ed esclusivamente con l�abile gioco delle mie mani. Non vi furono particolari problemi non bussarono ...
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