1. Siamo riuniti


    Data: 12/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69

    ... figurati,» rispose il ragazzo studiandolo da dietro gli occhiali da sole scuri.
    
    Da vicino Dale notò che non era solo l’avambraccio del ragazzo misterioso ad essere muscoloso. Sotto la camicia, sbottonata sul collo, si intravedeva la linea netta dei pettorali, ricoperti di una peluria folta e curata che arrivava quasi fino alla barba di due giorni che gli incorniciava il viso dai tratti mascolini. Aveva il mento squadrato, le labbra sottili distese in un mezzo sorriso, la fronte alta e il naso dritto. Non riusciva a vedere i suoi occhi, nascosti dagli spessi occhiali da sole dall’aria costosa.
    
    «Come facevi a conoscere il mio nome?» Chiese d’un tratto Dale, ricordandosi all’improvviso di quel particolare.
    
    Il ragazzo alla guida dell’auto sorrise apertamente, sfoderando un muro di denti bianchi e dritti. Non fosse stato per un incisivo scheggiato sarebbero sembrati troppo perfetti per essere veri.
    
    «È scritto sullo zaino,» disse senza smettere di sorridere, indicando il borsone che Dale teneva stretto fra le gambe.
    
    Che stupido, pensò Dale imbarazzato, intimandosi di tacere. Ma la curiosità ebbe la meglio e tutto d’un fiato chiese: «Ma come facevi a sapere che ero nei guai?»
    
    Il ragazzo sembrò pensarci per un secondo, poi fece spallucce e disse: «Di sicuro sei un tipo che attira l’attenzione,» Gli sorrise. «Ti ho visto camminare sul marciapiede, eri pensieroso. Poi ho notato i due che ti seguivano, non sembravano tipi raccomandabili così ho girato l’auto. Come ...
    ... immaginavo te li ho ritrovati addosso e ti ho offerto un passaggio.» Concluse. «In ogni caso, sono Simone, piacere,»
    
    Gli porse la mano.
    
    «Daniele,» disse Dale arrossendo, subito dopo essersi reso conto che l’altro conosceva già il suo nome. «Pia.. piacere,»
    
    Si strinsero la mano e Daniele per un attimo sì crogiolò nella stretta decisa dell’altro. Si sentiva strano. Dopo quella stretta di mano vigorosa il tempo sembrava essersi fermato. L’auto continuava a procedere velocemente ma gli alberi e le case gli apparivano quasi al rallentatore. Dale avrebbe voluto fargli altre domande ma le aveva dimenticate, non aveva più importanza. Si ritrovò a sorridere scrutando il viso sicuro del ragazzo seduto accanto a lui, per un attimo non ci fu altro che lui. Poi il buio.
    
    Dale aprì gli occhi, intontito, come dopo essersi svegliato troppo in fretta da un sonno profondo. Dalle grandi finestre filtrava la luce rossastra del sole al tramonto. Si mise a sedere sul letto stropicciandosi gli occhi. Non era nella sua stanza, e quello su cui dormiva non era il suo letto. Si levò di dosso le coperte e balzò sul pavimento diretto a una finestra, a metà strada si accorse di essere nudo. Sorpreso, afferrò un lenzuolo dal letto e se lo strinse intorno alle spalle. Oltre la finestra vide solo una distesa sterminata di alberi resi dorati dalla luce del sole morente. La grande casa in pietra in cui si trovava era stata costruita sulla sommità di una collina circondata dalla foresta, nel bel mezzo ...
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