Siamo riuniti
Data: 12/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69
... del nulla.
«Ti sei svegliato,» disse qualcuno alle sue spalle.
Al suono di quella voce familiare, Dale si voltò stranamente sollevato. Solo per trovarsi davanti a un ragazzo nudo come lui.
All’improvviso ricordò ogni cosa, la strada di ritorno dalla palestra, i due che lo seguivano, e il ragazzo che lo aveva aiutato. Simone. Che adesso era davanti a lui, nudo. La cosa più bella che avesse mai visto.
«Cos’è successo?» Chiese Dale, confuso. «Perché sono qui?» Si strinse addosso il lenzuolo, tentando di nascondere l’erezione crescente. «Perché sono nudo?»
«Sei più bello di quanto potessi immaginare,» disse l’altro ragazzo fissandolo intensamente. «Non devi coprirti, qui non serve.»
Dale era ancora intontito, confuso, non era la prima volta che faceva sogni del genere. Ma non ne ricordava nessuno tanto dettagliato. Davanti a sé aveva la perfezione fatta persona, un dio, dalla punta dei piedi all’ultimo ciuffo di capelli scuri. Il ragazzo ancora fermo sulla soglia toccava quasi l’architrave della porta, sfiorava i due metri. Seduto in auto non si era reso conto di quanto fosse alto. Era un gigante, un gigante molto muscoloso. Ma non come il tipico palestrato, i suoi erano i muscoli da lavoro e fatica, muscoli veri.
I peli scuri che aveva solo intravisto in precedenza non gli ricoprivano solo gli avambracci e il petto ma scendevano in una striscia verso l’inguine dove s’infoltivano di nuovo sopra il membro a riposo che iniziava a dare segni di risveglio. Non ...
... riusciva a distogliere lo sguardo.
Dale strinse il lenzuolo con le mani, arrossendo.
L’altro ragazzo fece un passo dentro la stanza e si chiuse la porta alle spalle. Quando si voltò per chiudere, Dale vide un tatuaggio sul fianco. Una scritta verticale in caratteri gotici:
S
I
M
O
N
E
Simone, era il nome di quel ragazzo bellissimo, glielo aveva detto prima della stretta di mano… «Sono svenuto?» Chiese Dale in tono stranamente tranquillo.
«Si,» rispose Simone senza indugiare. «Sei il ragazzo più bello che abbia mai visto, e ti ho preso.» Ne parlava con naturalezza, come se parlasse del tempo. «Da ora in avanti vivrai qui con me,» Continuò Simone. «Non preoccuparti, non saremo soli, ci sono altri come noi.»
«Altri come noi?» A dispetto di qualsiasi logica, Dale, si sentiva quasi al sicuro in quell’assurda situazione. «E la mia famiglia? Impazziranno quando non mi troveranno a casa…» All’improvviso gli tornarono in mente i genitori e i suoi fratelli, ma erano distanti e sfocati come il ricordo di sogno. Offuscati dal ragazzo ormai a pochi passi davanti a sé.
«Gli puoi scrivere se vuoi, dirai loro che stai bene ma che non tornerai più a casa.» Mentre parlava Simone continuò ad avanzare fino a trovarsi a pochi centimetri da lui. «Puoi restare in contatto con loro se ti va.»
Dale trattenne il respiro, stringendosi nel lenzuolo. L’erezione era quasi dolorosa. Aveva la testa completamente svuotata.
Simone allungò il braccio destro e chiuse la ...