1. Una vacanza di mare 4


    Data: 13/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Pesciolonerosso69, Fonte: Annunci69

    Consiglio di leggere i racconti in ordine. Per i più pigri faccio un breve riassunto. Io Stefano ho 18 anni, ho appena fatto gli esami del liceo, è giugno e, passeggiando al porto di Pozzuoli vengo invitato da una coppia di maturi, Flavia e Antonio, a partire con la loro grossa e lussuosa barca, per una vacanza di 10 giorni verso la Grecia. A bordo c'è anche un marinaio basso e grassoccio, piuttosto effeminato. Mi ritrovo praticamente ad essere costretto a stare sempre nudo e ad essere l'oggetto del desiderio di tutti. Forse è il sogno di ognuno di noi, piacere, piacere, anche a costo di soffrire un po', contro voglia. Ed è appunto questo che accade. Buona lettura e, vi raccomando, commentate in tanti e fatemi un cenno su come vorreste che si sviluppi la storia. Magari ne traggo ispirazione.
    
    Dopo la prima parte della notte in cui ero stato legato e inculato dal marinaio contro la mia volontà, caddi in un sonno profondo e al mattino mi svegliai che probabilmente era già molto tardi, perché il sole era fortissimo e filtrava dall'oblò della mia cabina. Il rumore dei motori si avvertiva ma era attutito dalla struttura della grossa barca. Fortunatamente la porta era chiusa ed ebbi l'illusione di un minimo di privacy. Cercai un pantaloncino, o un costume o almeno una mutanda.
    
    In un cassetto trovai una piccola mutanda da bambino bianca ingiallita con dei disegnini colorati, dei pulcini e delle paperelle. Beh meglio di niente pensai. Mi andava piuttosto stretta, ma riuscii ...
    ... ad indossarla e ci aggiustai dentro il pacco e il pisello. Il culo mi faceva ancora male. Lo toccai ed era bagnato. All'improvviso mi ricordai del marinaio che mi aveva inculato e inorridii all'idea di avere ancora la sua sborra dentro. Scappai in bagno e mi chiusi a chiave. Mi sfilai la piccola mutanda di fortuna e feci subito una doccia. Con una mano cercai di verificare il mio buchetto del culo, che sembrava integro. Sentii come il bisogno di spingere un po' e sulla mano uscì un fiotto di liquido che altro non era che la sborra del marinaio. Oddio, pensai, e se questo veramente ha una malattia, praticamente sono fregato. E figuriamoci se lo sanno Antonio e Flavia. Ricordai ancora l'accenno inquietante sulla fine degli altri ragazzi, di cui si erano sbarazzati, come aveva detto il marinaio, ed ebbi un brivido di paura. Aprii meglio la manopola dell'acqua calda e mi immersi nel vapore pensando scioccamente che quell'acqua caldissima mi avrebbe potuto purificare. E poi pensai, ma ora che l'ho preso anche in culo sono anch'io gay? Ma no, magari bisex. O nient'affatto, visto che mi aveva legato e lo aveva fatto contro la mia volontà. La prossima notte col cavolo che mi faccio legare. Chiudo la porta e… a costo di non dormire, appena entra di nuovo gli sferro un pugno che se lo ricorda. Però quello è grosso e basso. Ci riuscirò a respingerlo? Cosa ha detto? "Domani notte mi inculi tu?". Cioè che vuole fare? Mi vuole veramente far fare il gay ad ogni effetto? Mentre la doccia ...
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