1. Fino a un passo dal piacere


    Data: 13/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... aggiunsi, quasi in tono canzonatorio.�Lo sai, sono un patito di preliminari, di giochi� fosse per me, ci dedicherei ore�.�Dovrai darmi qualche lezione allora, fosse la volta buona che mi sblocco!�.Al momento, la cosa sembrò finire lì. Con una battuta come tante. Ma quel breve dialogo continuò a girarmi in testa per ore, giorni. Fino a ieri sera. La sera in cui tutto precipitò. La sera che vide l�ennesimo rapporto coniugale scarno, affrettato e insoddisfacente. La sera in cui una forza dentro di me mi portò a mandargli un messaggio inequivocabile, un messaggio che ben poco aveva dell�ironia che da sempre contraddistingueva i nostri scambi: �Forse quelle lezioni dovresti darmele davvero. Non ne posso più�. Mi rispose quasi all�istante, nonostante l�ora tarda: �Non tentarmi, o potrei prenderti sul serio�. �Sono più che seria, te lo assicuro�. �Se domattina sarai ancora di quest�idea, ti aspetto a casa alle nove. Nessuna domanda, nessuna reticenza�. Non risposi, ma quel messaggio mi sconvolse. Non riuscivo a togliermi dalla testa quell�invito. Faticai ad addormentarmi e, al mio risveglio, quelle parole erano ancora lì a tormentarmi. Quando mi preparai e mi misi alla guida, non avevo ancora valutato se accettare o meno quella strana proposta. Il mio corpo sembrava aver deciso per me, procedendo a velocità sostenuta per raggiungere il suo appartamento. La mia testa, invece, era ancora piena di dubbi e domande. Una fra tutte: ma cosa avrà in mente?. Realmente non sapevo cosa ...
    ... aspettarmi. Non sapevo se avremmo parlato. Se mi avrebbe dato dei consigli. Se mi sarebbe saltato addosso. O chissà cos�altro. Stavo andando a parlare con un amico? A farmi scopare da un amante? A far cosa?Come un automa, parcheggiai, citofonai e salii in ascensore fino al settimo piano. Arrivata al pianerottolo, trovai la porta aperta. Entrai e la richiusi. In casa regnava il silenzio più totale. Mi diressi in salone per posare la borsa sul tavolo e, mentre lo facevo, avvertii una presenza alle mie spalle. Non ebbi neppure il tempo di realizzare la cosa, che le sue mani mi circondarono la testa, bendandomi con una fascia di cotone bianca e spessa.�Ma che fai?�, dissi con voce quasi spezzata.�Sshhh� non parlare� non pensare� ascolta solo il tuo corpo...�, mi sussurrò.Me ne restai immobile, in piedi, con lui dietro di me. Potevo quasi percepire il suo calore, sebbene non mi stesse toccando. Nonostante io sia abbastanza alta per essere una donna, lui mi sovrasta nettamente. Questo aspetto mi è sempre piaciuto. L�uomo più alto, massiccio, mi fa sentire protetta. E allo stesso tempo, una bambola fra le sue mani. Proprio come lo ero in quel momento, una bambola alla mercè dell�uomo al quale mi ero, in qualche modo, offerta.Sentii le sue mani accarezzarmi il volto, seguendone dolcemente i contorni spigolosi. Scivolò lungo le guance, la mascella, fino al mento.�Ma��, accennai.Non potei proseguire, però. Mi posò un dito sulla bocca, sussurrandomi di restare in silenzio. Con lo stesso dito, ...