Fino a un passo dal piacere
Data: 13/08/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu
... sarei finita per terra. Eppure, mi lasciai andare tra le sue braccia, mi sentivo al sicuro mentre una sua mano mi cingeva l�addome e l�altra mi accarezzava i capelli e il viso. Presi, nel giro di poche decine di secondi, a serrare le gambe, a sfregare le cosce tra loro. Sentivo l�eccitazione salire alle stelle, il mio sesso umido, bollente, gonfio.�Lo vedi quanto il tuo corpo desidera provare piacere?�, mi disse, con voce suadente. Tra un gemito e un sospiro, annuii quasi impercettibilmente con un cenno del capo. �Porta una mano fra le tue gambe� renditi conto di quanto ti stai bagnando� di quanta voglia hai��. Eseguii come se non aspettassi altro che un suo ordine. Non smettendo di tormentare i miei seni con la mano sinistra, feci scivolare rapidamente la destra fino ad insinuarsi sotto le mutandine. Divaricai appena le gambe per avere più spazio di manovra. Mentre le dita scorrevano lungo le labbra, presero a inzupparsi rapidamente dei miei umori, che non tardarono a sgorgare copiosi dal mio sesso. �Cosa vorresti ora?�. All'udire la sua domanda, mi resi conto di non aver proferito verbo per un tempo che mi sembrava eterno. Se me l�avessero chiesto, non avrei saputo dire da quanto stessi lì, ormai. In un momento di lucidità quasi mi vergognai di ciò che stavo facendo. Ma durò solo un istante, poi venni investita da una nuova ondata di desiderio. La mia mano prese a sfregare in maniera più decisa lungo le mie labbra. Risposi con l�idea di voler gridare, ma emettendo un ...
... sussurro appena udibile. �Voglio che mi scopi� voglio godere��. �Mimalo con le tue dita� mostrami ciò che vorresti��, mi incalzò. Mi penetrai con due dita, a fondo e con foga. Lo sciacquettio della mia vagina ormai fradicia veniva coperto solo dai gemiti e dalle urla che emettevo ad ogni affondo, mentre mi masturbavo furiosamente tra le sue braccia, con addosso solo un paio di mutandine zuppe e con quel palo di carne sempre più duro e grosso premuto tra le mie natiche. Senza ritegno alcuno, stantuffavo violentemente il mio sesso, completamente abbandonata fra due braccia così forti da tenermi quasi sollevata da terra mentre mi dimenavo in preda agli spasmi del piacere. Due braccia senza il cui sostegno sarei certamente finita sul pavimento a cosce spalancate a riempirmi delle mie dita.Oscenità e inviti di ogni tipo uscivano quasi involontariamente dalla mia bocca mentre, seppur a corto di fiato, non smettevo per un momento di stimolarmi. Giunta a un passo dal non ritorno, però, appena puntai le mie gambe rigide a terra quale riflesso incondizionato dettato dall�orgasmo montante, al mio orecchio giunsero parole che sembravano provenire da un�altra dimensione tanto le avvertivo lontane. �Fermati ora� basta così�. Mi bloccai all�istante, preparandomi a quanto pensavo sarebbe avvenuto di lì a poco. Immaginavo mi avrebbe sollevata di peso, trascinata sul suo letto e portata a toccare le più alte vette del piacere mentre possedeva il mio corpo con passione e brutalità. Quando, invece, lo ...