1. La preda cacciatrice


    Data: 14/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lecap

    ... mezz'ora dopo la sua voce mi disse:
    
    "La scommessa è saltata: se ne sta andando."
    
    Mi voltai e vidi che il ragazzo stava allontanandosi, fermandosi nuovamente, più distante.
    
    "Ti è andata bene; avresti perso la scommessa." Dichiarai divertito.
    
    "No, invece. L'hai persa tu; non gli interessavo. Dai, alzati e andiamo a casa; tanto che torniamo, a costo di fare la figura della morta di fame, ti dimostrerò che ho ragione io." Mi stupì Federica.
    
    Giunti dove si era seduto, sorridendo, gli disse col suo ottimo francese:
    
    "Arrivederci, spero che la tua visita a Cap D'Agde sia piacevole."
    
    Quello, stupito e incredulo di essere stato interpellato, rispose:
    
    "La sarà certamente se tutte le signore, qui, sono carine, gentili e simpatiche come te."
    
    Subito dopo, temendo di avermi urtato, aggiunse, fissandomi:
    
    "Mi scusi se ho detto queste cose a sua moglie. Spero di non averla offesa."
    
    "Hai detto cose di lei che sono anche la mia opinione. Se fossi geloso, non la porterei in una spiaggia nudista e tanto meno, a Cap D'Agde." Lo tranquillizzai.
    
    "Chissà quanti complimenti e proposte una donna bella come te riceverà in questo posto. Se fossimo vicini ad un bar, ti inviterei a prendere un aperitivo con me; assieme a tuo marito, ovviamente." Proseguì.
    
    "L'aperitivo a quale scopo?" Domandò Federica a bruciapelo.
    
    "Bè...un aperitivo si beve sempre con persone simpatiche appena conosciute...certo che...se dopo l'aperitivo, succede altro..." Balbettò, rosso in ...
    ... viso.
    
    Divertito, per evitare che Federica dovesse approfondire ulteriormente la strana conversazione, presi la parola:
    
    "Se proprio sei rimasto colpito dalla bellezza di mia moglie, l'aperitivo puoi berlo a casa nostra."
    
    Avevo appena finito la frase, che quello stava già ripiegando il telo da spiaggia. Solo dopo un paio di metri, si arrestò e disse:
    
    "Avverto il mio amico, che sta ritornando da fare il bagno, che vengo con voi." Senza attendere risposta, si allontanò.
    
    "Chissà come rimarrà deluso, l'altro, di non poter bere anche lui l'aperitivo." Le sussurrai scherzando, all'orecchio.
    
    "Smettila! Uno va bene, ma due sono troppi, senza contare che, non credo, tu rimarrai in disparte." Rispose severa.
    
    "Ho capito. Tranquilla. Colpa mia che avevo riposto troppa fiducia in te, o Diana, dea della caccia." Ridacchiai.
    
    Federica, sentendosi sfidata, senza una parola si avviò verso i due uomini:
    
    "Mi spiace che ti togliamo la compagnia del tuo amico, lasciandoti solo; se ti và, puoi venire anche tu a bere qualcosa. Mi chiamo Federica e lui è Edoardo."
    
    L'uomo, sulla quarantina, trasalì sorpreso ma felice, di quell'invito tanto inatteso quanto gradito e porgendoci la mano, disse:
    
    "Molto volentieri; mi chiamo Alain."
    
    "Lo aiuto a prendere le sue cose e veniamo subito." Disse il più giovane.
    
    "Fate con comodo; intanto noi ci incamminiamo; potete raggiungerci quando avete finito." Rispose Federica.
    
    Chiacchierammo come al solito, mentre procedevamo verso l' ...