1. La preda cacciatrice


    Data: 14/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lecap, Fonte: Annunci69

    ... abitato distante un chilometro:
    
    "Spero non sarai arrabbiata con me per averti coinvolta in questa scommessa."
    
    "Se mi avesse infastidita, non avrei accettato. Sono un pò impaurita dalla situazione ma non è detto che tu abbia vinto. Secondo me, la ragione per cui Emile ha detto di voler aspettare il suo amico, era per eclissarsi e non dover declinare l'invito. Son dieci minuti che camminiamo e ancora, non ci hanno raggiunti."
    
    Alle sue parole mi voltai, in parte deluso ed in parte sollevato, perchè non dovesse perdere l'erotica scommessa. I due, invece, procedevano alcuni metri dietro di noi, probabilmente per non disturbare la nostra conversazione.
    
    Raggiunto l'appartamento, ci ritrovammo tutti e quattro, seduti al tavolo rotondo sul terrazzino, davanti ad una bottiglia di vino rosato.
    
    L'alloggio era minuscolo ma dotato di tutto il necessario; era formato da un'unica sala dove era situato il letto; una parete era formata da vetrate che donavano ampia luminosità all'interno. In fondo alla saletta era posizionata la cucina; al di là, una rientranza, ospitava la zona dei servizi igienici.
    
    Parlammo di vari argomenti come se fossimo amici che si conoscevano da tempo, finché Federica si alzò per andare a fare la doccia all'interno dell'appartamento. Ritornata, chiese ai due francesi se volevano usufruire anch'essi della doccia e volentieri, approfittarono della gentilezza.
    
    Quando il secondo ospite tornò nel terrazzo, nonostante il pomeriggio ormai inoltrato, la ...
    ... luce del giorno era ancora luminosa; mi alzai per lavarmi anch'io sussurrando all'orecchio di Federica di iniziare ad entrare con i due francesi mentre facevo la doccia.
    
    Mi rispose, che non se la sentiva senza di me, nonostante le avessi assicurato che mi sarei lavato velocemente.
    
    La doccia era nascosta da un muro, ma la luce del giorno era più che sufficiente da non dover accendere la luce del piccolo ambiente. La piacevole acqua calda mi scorreva addosso; solo una volta riaperti gli occhi, dopo lo shampoo, una forte emozione si impadronì di me: il chiarore del giorno si era fatto molto più tenue e colorato di azzurro: evidentemente Federica e i due uomini erano all'interno e le tende colorate per impedire la visuale dall'esterno, erano state chiuse.
    
    Mentre mi asciugavo, immaginavo, sapevo, ero certo che lei era là, completamente nuda, assieme ai due uomini che la desideravano, nudi anch'essi. Sarebbe bastato un passo di lato per vedere la stanza da letto ma quella particolare emozione che mi batteva nel petto, di sapere ma non vedere, mi bloccava in quella posizione con mancanza di visuale.
    
    Indugiai oltremodo, immerso in tale ossessiva, piacevole e al tempo stesso, angosciosa condizione di ignorare ciò che succedeva. Immobile, in quello stato di assoluta inconsapevolezza visiva di ciò che attendeva i miei occhi, rimasi ad ascoltare il cuore che batteva all'impazzata dentro il mio petto, nella gola e sulle tempie tanto da avvertirne distintamente il frastuono con ...